• 27 Novembre 2024 15:29

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Un Girona di ferro, 11 vittorie su 13 per la capolista della Liga 

Nov 11, 2023

AGI – La vittoria in rimonta per 2-1 del Girona sul campo del Rayo Vallecano consolida il club catalano in testa alla Liga. Dopo la rete di Alvaro Garcia al quinto minuto, gli ospiti hanno risposto con il 26enne bomber ucraino Artek Dovbyk al 42mo e l’esterno brasiliano Savio al 65mo.

I biancorossi hanno vinto 11 delle prime 13 partite della Liga lasciandosi dietro i cugini e campioni in carica del Barcellona, il Real Madrid di Jude Bellingham e le stelle dell’Atletico Madrid. E tutto questo nel suo quarto campionato nella massima serie spagnola.

Il segreto del successo risale al 2017, quando il club biancorosso della città di 100mila abitanti è entrato a far parte del network globale Manchester City Football Group (CFG), beneficiando dell’organizzazione e delle strutture di una super potenza calcistica come il City.

Con uno scouting a tutto campo, gli 80-90 osservatori del club di Premier League selezionano giovani promesse da reclutare e testare nei vari club satellite tra cui c’è anche il Palermo in Italia. Dopo le due stagioni d’esordio nella Liga, nel 2019 il Girona è retrocesso ma è subito tornato nella massima serie e la scorsa stagione ha sfiorato la qualificazione alle coppe, chiudendo al decimo posto solo per un crollo nel finale. 

In questi anni sono transitati giovani talenti come Taty Castellanos, l’attaccante venduto in estate alla Lazio che la scorsa stagione in biancorosso aveva realizzato 14 reti (tra cui un poker al Real Madrid) in prestito da un’altra squadra satellite dei Citizens, il New York City Fc.

Della rosa fanno parte tre giocatori in prestito da altre squadre del City Football Group: il 21enne esterno destro Yan Couto e il centrocampista Yangel Herrera dal Manchester City, e l’ala brasiliana Sa’vio dal Troyes (già tre gol e quattro assist in stagione). Anche il regista, lo spagnolo Aleix Garcia, è un ex City.

Ci sono poi due meteore del campionato italiano: il capitano 37enne Christian Stuani, attaccante uruguaiano segnò solo un gol nella breve esperienza alla Reggina da gennaio 2008 all’estate 2009. A centrocampo gioca David Lopez, che giocò al Napoli senza lasciare tra il 2014 e il 2016.

La crescita del club catalano si sente in ogni settore: quest’anno ha battuto il record di abbonamenti e il fatturato di magliette e merchandising ha toccato il milione di euro. Molti giovani scelgono di tifare Girona anzichè le due potenze del Clasico, anche se i puristi lamentano la colonizzazione da parte del City.

Tuttavia gli ingredienti di questo successo sono molteplici e molti meriti vanno riconosciuti a due catalani doc: il presidente Delfì Geli Roura, che iniziò e chiuse la carriera di calciatore al Girona, e l’amministratore delegato Pere Guardiola, fratello di Pep.

E poi c’è l’allenatore Miguel Angel Sanchez Munoz, in arte Michel, ex centrocampista e bandiera del Rayo Vallecano che è diventata l’ultima vittima della sua squadra: arrivato nel 2021, schiera un 4-3-3 basato su gioco offensivo, occupazione degli spazi e pressing, in cui i giocatori sono intercambiabili. 

AGI – La vittoria in rimonta per 2-1 del Girona sul campo del Rayo Vallecano consolida il club catalano in testa alla Liga. Dopo la rete di Alvaro Garcia al quinto minuto, gli ospiti hanno risposto con il 26enne bomber ucraino Artek Dovbyk al 42mo e l’esterno brasiliano Savio al 65mo.
I biancorossi hanno vinto 11 delle prime 13 partite della Liga lasciandosi dietro i cugini e campioni in carica del Barcellona, il Real Madrid di Jude Bellingham e le stelle dell’Atletico Madrid. E tutto questo nel suo quarto campionato nella massima serie spagnola.
Il segreto del successo risale al 2017, quando il club biancorosso della città di 100mila abitanti è entrato a far parte del network globale Manchester City Football Group (CFG), beneficiando dell’organizzazione e delle strutture di una super potenza calcistica come il City.
Con uno scouting a tutto campo, gli 80-90 osservatori del club di Premier League selezionano giovani promesse da reclutare e testare nei vari club satellite tra cui c’è anche il Palermo in Italia. Dopo le due stagioni d’esordio nella Liga, nel 2019 il Girona è retrocesso ma è subito tornato nella massima serie e la scorsa stagione ha sfiorato la qualificazione alle coppe, chiudendo al decimo posto solo per un crollo nel finale. 
In questi anni sono transitati giovani talenti come Taty Castellanos, l’attaccante venduto in estate alla Lazio che la scorsa stagione in biancorosso aveva realizzato 14 reti (tra cui un poker al Real Madrid) in prestito da un’altra squadra satellite dei Citizens, il New York City Fc.
Della rosa fanno parte tre giocatori in prestito da altre squadre del City Football Group: il 21enne esterno destro Yan Couto e il centrocampista Yangel Herrera dal Manchester City, e l’ala brasiliana Sa’vio dal Troyes (già tre gol e quattro assist in stagione). Anche il regista, lo spagnolo Aleix Garcia, è un ex City.
Ci sono poi due meteore del campionato italiano: il capitano 37enne Christian Stuani, attaccante uruguaiano segnò solo un gol nella breve esperienza alla Reggina da gennaio 2008 all’estate 2009. A centrocampo gioca David Lopez, che giocò al Napoli senza lasciare tra il 2014 e il 2016.
La crescita del club catalano si sente in ogni settore: quest’anno ha battuto il record di abbonamenti e il fatturato di magliette e merchandising ha toccato il milione di euro. Molti giovani scelgono di tifare Girona anzichè le due potenze del Clasico, anche se i puristi lamentano la colonizzazione da parte del City.
Tuttavia gli ingredienti di questo successo sono molteplici e molti meriti vanno riconosciuti a due catalani doc: il presidente Delfì Geli Roura, che iniziò e chiuse la carriera di calciatore al Girona, e l’amministratore delegato Pere Guardiola, fratello di Pep.
E poi c’è l’allenatore Miguel Angel Sanchez Munoz, in arte Michel, ex centrocampista e bandiera del Rayo Vallecano che è diventata l’ultima vittima della sua squadra: arrivato nel 2021, schiera un 4-3-3 basato su gioco offensivo, occupazione degli spazi e pressing, in cui i giocatori sono intercambiabili. 

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