AGI – Tragedia questa mattina poco dopo le ore 6 sull’Ortles, la montagna più alta dell’Alto Adige. Due alpinisti – come apprende l’AGI, un tedesco di Monaco di Baviera e un romeno residente a Vicenza – sono morti dopo essere precipitati. L’incidente si è verificato a circa 3.000 metri di altitudine tra il rifugio Payer ed il bivacco.
Sono complessivamente sei gli alpinisti – 3 italiani e 3 tedeschi – appartenenti a due gruppi separati coinvolti nell’incidente. Stando alle prime informazioni, un alpinista è scivolato facendo cadere anche gli altri. Un terzo alpinista, facente parte al gruppo proveniente da Vicenza, è stato recuperato dall’elicottero a seguito di un infortunio ad una caviglia, mentre un quarto non riusciva più a proseguire essendo in stato di shock. Sul posto sono intervenuti i finanzieri, due elicotteri (Elisondrio e Pelikan 3) ed il Soccorso alpino.
I morti un tedesco e un vicentino
I due alpinisti, entrambi uomini, uno di 46 anni di origini romene e residente in provincia di Vicenza e l’altro di 35, tedesco di Monaco di Baviera, sono morti mentre stavano risalendo la ‘via normale’ che porta ai 3.905 metri dell’Ortles, la montagna piu’ alta dell’Alto Adige prossima ai confini con la Lombardia.
I due alpinisti appartenevano a due cordate separate che stavano affrontando il tratto tra il rifugio Julius Payer, famoso per essere il punto di partenza per l’ascensione all’Ortles dopo avervi pernottato la sera prima, ed il bivacco più avanzato. In questo tratto particolarmente esposto e difficile, soprattutto tra gli anni ’70 e ’90, si sono verificati molti incidenti con esito mortale.
L’incidente si è verificato a circa 3.100 metri e, stando ad una prima ricostruzione fatta dai soccorritori unitamente agli uomini della Guardia di Finanza, improvvisamente uno dei due alpinisti e scivolato travolgendo gli altri che si trovavano sotto di lui. Le due cordate – una germanica e l’altra vicentina – erano composte ciascuna da tre persone che non procedevano legate tra loro.
Le cause della caduta forse la perdita di un appiglio oppure un leggero strato di neve. Immediata la richiesta di soccorsi con il primo elicottero (Elisondrio) alzatosi in volo da Caiolo che ha poi trasportato le salme fino al Passo Stelvio presso la stazione del soccorso alpino della Guardia di Finanza. Sul posto anche l’elisoccorso altoatesino ‘Pelikan 3’ e quello dell’Aiut Alpin Dolomites.
I due compagni della vittima vicentina sono stati soccorsi con l’elicottero perché uno si era ferito alla caviglia e l’altro era in stato di shock. I due alpinisti tedeschi hanno raggiunto la valle in autonomia.