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Un 2016 in calo di quasi 10 punti percentuali per la Borsa italiana

Dic 30, 2016

MILANO – Partito con la crisi legata ai timori per la Cina, passato attraverso le forche caudine della Brexit e dell’elezione di Donald Trump, terminato con le ansie per l’esito del referendum costituzionale italiano e quindi per il sistema bancario tricolore rappresentato dal grande malato Mps: il 2016 di Piazza Affari si chiude con un calo del 9,6%, secondo il dato comunicato da Borsa Italiana e aggiornato al 23 dicembre.

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Scende la capitalizzazione. Le società quotate italiane valgono complessivamente a fine 2016 quasi 525 miliardi, poco meno di un terzo dell’intero Prodotto interno lordo italiano.Si tratta di un calo del 7,5% rispetto ai 567,7 miliardi comunicati a fine 2015. La capitalizzazione di Piazza Affari è così scesa al 31,8% del Pil, contro il 34,8% di un anno fa, per quanto superiore superiore al livello del 2014, quando era al 29,1% del Pil.

Quotazioni in calo. Nel 2016 Borsa italiana ha registrato 14 esordi a Piazza Affari. In pratica si sono dimezzate, visto che furono 27 del 2015 e 26 del 2014. E’ quanto emerge dalla review dei mercati di borsa italiana. Soltanto tre le matricole al listino principale: Technogym, Coima res ed Enav. Le altre 11 sono sbarcate sul listino delle piccole e medie imprese, l’Aim: Energica motor company, Siti – B&T group, Abitare in, Smre, Industrial stars of italy 2, Dominion hosting holding, Solution capital management, 4aim sicaf, Vetrya, Innova italy 1, Fope. Le 14 quotazioni hanno raccolto complessivamente 1,4 miliardi. Ai nuovi sbarchi si aggiungono le ammissioni di Ferrari, Italgas, due spin off rispettivamente da parte di Fca e Snam, oltre a Exor nv, nonchà il passaggio di Tecnoinvestimenti dall’Aim al segmento star e l’ammissione di Te Wind sull’Aim.

Fuga da Piazza Affari. Prosegono i delisting dell società quotate. Nel 2016 ci sono state 16 opa per un controvalore totale di 2,5 miliardi di euro. Anche se non tutte sono andare in porto. L’ultima è quella appena lanciata dai francesi di Lactalis su Parmalat, ma quelle più significative dell’anno che si avvia a conclusione spno state quella su Rcs, la più combattuta, e quella su Italcementi (la più ricca con un valore di circa 2 miliardi). Significative anche le scalate ad Ansaldo sts, Pininfarina e la battaglia inc orso per Alerion.

Un 2016 in calo di quasi 10 punti percentuali per la Borsa italiana

Un anno di Ftse Mib

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