MODENA. Sembra una storia di quelle natalizie, anche se le feste sono ormai un ricordo. Altim Rama, 49 anni, cittadino albanese, nella notte fra sabato e domenica, attacca briga davanti a un bar di Castelfranco Emilia, provincia di Modena, minacciando un altro avventore con la sua cinta dei pantaloni. E’ ubriaco e di fronte ai carabinieri che intervengono per sedare la rissa non si placa, anzi reagisce colpendoli. Accade in via Roma, davanti al bar Canaan. Due carabinieri finiscono all’ospedale per farsi medicare e ne escono con una prognosi di dieci giorni. Uno di loro è stato recentemente premiato dall’Arma per il salvataggio di una donna.
Così quando Altim finisce davanti al giudice per direttissima, colpevole anche di resistenza a pubblico ufficiale, difeso dall’avvocato Luca Mistrorigo, chiede scusa per tutto quanto successo due giorni prima. Ma ecco il colpo di scena: quello che doveva essere un normale rito legale diventa un sofferto racconto di vita vissuta. L’uomo raconta di essere pentito ma poi a sua scusante racconta di un terribile dolore che lo devasta e lo ha portato a bere troppo negli ultimi tempi: la separazione da suo figlio, come scrive La Gazzetta di Reggio. Dopo una storia d’amore finita male insomma, non ha più potuto vedere il suo bambino. E si è perso. Il giudice gli ha creduto e lo ha lasciato andare solo con l’obbligo di fima fino alla prossima udienza.