AGI – Twitter, la piattaforma di microblogging co-fondata nel 2006 da Jack Dorsey e al centro di una battaglia giudiziaria con Elon Musk, sta testando la possibilità di modificare i post. “Speriamo che con la disponibilità di ‘modifica tweet’, twittare diventi più accessibile e meno stressante “, ha fatto sapere la società dul proprio blog. Ogni utente dovrebbe “essere in grado di partecipare alla conversazione in un modo che abbia più senso”.
Il pulsante di modifica verrà concesso prima ai dipendenti di Twitter per effetturare test interni e poi, “entro la fine del mese”, agli utenti del servizio di abbonamento, Twitter Blue. La società alla fine, anche se non ha specificato quando, prevede di dare a tutti la possibilità di modificare i propri tweet.
if you see an edited Tweet it’s because we’re testing the edit button
this is happening and you’ll be okay
— Twitter (@Twitter)
September 1, 2022
“Il test sarà inizialmente localizzato in un singolo paese e si espanderà man mano che osserviamo come le persone utilizzano la funzione. Presteremo inoltre molta attenzione all’impatto della funzione sul modo in cui le persone leggono, scrivono e interagiscono con i Tweet”.
Per evitare che il pulsante di “modifica tweet” diventi uno dei preferiti tra chi diffonde disinformazione e fake news, Twitter ha aggiunto delle misure di sicurezza. Gli utenti potranno apportare modifiche solo entro 30 minuti dopo la pubblicazione del tweet originale. Dopo una modifica, il tweet riporterà un’etichetta per mostrare che è stato modificato. Facendo clic sull’etichetta, gli utenti potranno vedere la cronologia delle modifiche.
La possibilità di editare i tweet era molto attesa dagli oltre 237 milioni di utenti della piattaforma, che potranno finalmente modificare un tweet dopo averlo pubblicato. Una feature richiesta perfino da Elon Musk: “Dov’è la funzione di modifica quando ne hai davvero bisogno!?” twittava nel 2019.
Da quando Twitter è stato lanciato nel 2006, le basi per utilizzarlo sono state semplici e sempre uguali: si scrive un tweet, si pubblica e si affrontano le conseguenze di errori di battitura e grammaticali. Il pulsante di modifica è quindi forse il più grande cambiamento nel servizio di social media dal 2017, da quando Twitter ha aumentato il limite di caratteri per i messaggi, da 140 a 80 caratteri.
Man mano che Twitter è passato da un servizio di nicchia a una piattaforma globale, sempre più utenti hanno iniziato a chiedere un modo per modificare i propri post. Alcuni hanno commesso errori di battitura nei loro tweet chiedendo un pulsante di modifica per correggere i loro errori di battitura. Ebbene, dopo 15 anni, nove mesi e 22 giorni, il pulsante modifica potrebbe diventare realtà.
Ma perché è passato tanto tempo?
La società ha sempre sostenuto che c’era qualcosa di nobile nel lasciare gli errori in mostra. Un utente potrebbe modificare un tweet dopo che è già stato ampiamente condiviso, scambiando un messaggio benevolo con uno fuorviante. Qualcuno che avesse ritwittato una dichiarazione potrebbe perdere l’aggiornamento, trasmettendo inavvertitamente un tweet con cui non era più d’accordo.
Più recentemente, però, Twitter ha iniziato a riconsiderare un pulsante di modifica, proprio cercava di far crescere il suo servizio e di attirare persone che potrebbero essere più attente alle loro parole.
Nel 2020, Twitter ha lanciato Fleets, una funzionalità che eliminava i post degli utenti dopo 24 ore. Che non ha preso piede. Questa settimana, l’azienda ha introdotto Circles, una funzionalità che consente alle persone di pubblicare messaggi a un sottoinsieme più piccolo di 150 follower.