AGI – Se per Renato Schifani proclamazione e insediamento alla presidenza della Regione Siciliana si avranno entro questa settimana, a causa delle difficoltà nelle operazioni di verifica del voto in decine di sezioni in Sicilia la proclamazione dei deputati dell’Ars è al momento ferma.
Ciò avrà effetto, per la prima volta, anche sui tempi del futuro esecutivo. La nuova legge regionale del 28 ottobre 2021 numero 26, infatti, lega questi due passaggi.
In precedenza il presidente della Regione eletto e poi proclamato nominava la giunta, che immediatamente era nel pieno dei propri poteri; con l’entrata in vigore della nuova norma, gli assessori possono esercitare le proprie funzioni solo dopo il giuramento al cospetto dell’Assemblea.
Il percorso, scandito dallo Statuto, prevede che la prima seduta a Sala d’Ercole sia convocata dal neo presidente della Regione ma solo dopo la proclamazione di tutti i 70 deputati da parte dell’ufficio elettorale centrale della Regione.
Entro 20 giorni da quella data, il presidente della Regione dovrà quindi convocare la prima Assemblea per eleggere il nuovo presidente dell’Ars – in quella occasione a presiedere i lavori sarà il deputato più anziano – e, dopo questo momento, sara’ possibile fissare una seduta con all’ordine del giorno il giuramento dei singoli assessori che, finalmente, saranno pienamente operativi.
La formazione dei gruppi, invece, è prevista entro i cinque giorni successivi alla prima seduta: successivamente, completato l’ufficio di Presidenza, si procedera’ con le elezioni delle Commissioni. Fino ad allora, pero’, il neo governo rimarra’ in stand by mentre la macchina regionale continuera’ a operare solo per l’ordinaria amministrazione.