• 21 Settembre 2024 2:38

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Tutti i protagonisti dello scudetto dell’Inter

Apr 22, 2024

AGI – L’Inter ha conquistato il suo ventesimo scudetto superando il Milan nel derby cittadino. La squadra di Simone Inzaghi è stata autrice di una cavalcata (quasi) solitaria, frutto di un campionato dominato. Ecco i protagonisti (e relativi voti) di questa impresa. 

 

SOMMER 8,5 Piazzamento, esplosivita’, riflessi. Che lo svizzero fosse una sicurezza, stava a testimoniarlo la unga carriera. Ma si dimostra abile anche coi piedi cancellando presto il rimpianto Onana.
AUDERO 6 Dura la vita del portiere di scorta, ma lui interpreta benissimo il ruolo e si fa trovare pronto nelle rarissime occasioni in cui serve. Garanzia.
DARMIAN 8,5 Esterno a destra o a sinistra, ‘braccetto’ su ambo i lati del centrale, dove lo mette Inzaghi lui sta, e sempre tra i migliori. ‘Invecchiando’ ha scoperto anche il gusto del gol, meglio se pesanti.
BISSECK 6,5 Enfant prodige al Colonia, l’Inter lo pesca all’Aahrus, in Danimarca, dove era andato a ritrovarsi dopo un infortunio. Scommessa vinta: fisico e personalità, può solo crescere tatticamente.
PAVARD 8 Dopo l’esperienza al Bayern Monaco, cerca – e trova – nuovi stimoli nel campionato italiano: campione del mondo con la Francia, porta in dote classe e carattere.
DE VRIJ 7,5 Scalzato nelle gerarchie da Acerbi, preferisce il lavoro alle polemiche e si riguadagna spazi e minuti importanti. Quando serve, risponde sempre presente
ACERBI 7,5 Forse non all’altezza della stagione passata, conclusa cancellando Haaland a Istanbul, ma sempre su alti livelli. Mezzo voto in meno per il pasticcio con Juan Jesus.
BASTONI 8,5 Il futuro è suo, ma soprattutto è suo il presente. Grinta da stopper e piedi da centrocampista, accompagna il gioco d’attacco come una mezzala e si fa vedere anche in zona gol. Universale.
DIMARCO 8,5 San Siro è casa sua: in curva da tifoso bambino, in campo da esterno, signore e padrone della fascia sinistra. Vocazione all’assist e al gol, con una predilezione per quelli d’autore: come a Empoli.
DUMFRIES 7 L’olandese volante conosce una stagione alti e bassi, condizionata anche dalle indiscrezioni sul futuro, ma non fa mancare mai il suo dinamismo. Meglio la prima parte della seconda
CARLOS AUGUSTO 7 Un’altra pedina sulla scacchiera di Inzaghi che fa della duttilità tattica la sua qualità principale. Esterno naturale, si adatta benissimo anche come vice Bastoni.
BUCHANAN s.v. In arrivo dal Bruges, il canadese ha pochissime occasioni di mostrare il suo talento e la sua velocità: e quando entra, lui destro naturale, finisce sempre a sinistra. Vale la pena aspettarlo.
CUADRADO s.v. Ingaggiato (tra le polemiche, visti i trascorsi juventini) per dare cross e fantasia alla fascia destra, prima fatica, poi viene fermato da un infortunio che lo mette out per l’intera stagione. Occasione persa

 

 

 

BARELLA 9 Leader emotivo della squadra, abbina al moto perpetuo un senso del gioco sempre più spiccato e una fortissima crescita tattica e comportamentale. Senza di lui in questo momento l’Inter sarebbe un’altra cosa.
MKHITARYAN 9 Polmoni da cursore e senso tattico da ‘prof’ del centrocampo, l’armeno è pedina irrinunciabile per Inzaghi che infatti lo lascia in campo molto di più di chi è molto più giovane di lui.
CALHANOGLU 9 La prima stagione intera da ‘regista’ ne conferma le doti di equilibratore di gioco e di rifinitore. Implacabile dal dischetto, si vede meno del passato in avanti ma la squadra ruota intorno al suo asse.
FRATTESI 7 A Sassuolo era insostituibile, e in Nazionale si sta ritagliando un ruolo importante, ma in nerazzurro parte quasi sempre dalla panchina ‘accontentandosi’ di essere l’uomo dei finali. Crescerà 
ASSLANI 6,5 Colleziona piu’ presenze della stagione scorsa ma ancora troppo poche per ‘minacciare’ il posto di un inamovibile come Calhanoglu. Merita più spazio, forse chiederà una chance altrove
SENSI s.v. Rientrato dal prestito al Monza, è vittima di un’altra serie di infortuni e mette assieme briciole di subentri. Per motivi burocratici a gennaio salta anche il trasferimento al Leicester. Annata no
KLASSEN s.v. Trequartista e, all’occorrenza anche regista, entra solo nei finali di partita e fa il suo senza mai esaltare. Anche il feeling con il gol made by Ajax pare annacquato dalle troppe panchine
THURAM 8,5 Sceglie l’Inter che lo aveva cercato per prima a Moenchengladbach e ripaga la fiducia con almeno due terzi di stagione ricchi di gol e assist, fino all’infortunio che lo frena un po’. Mirabile la coppia con Lautaro.
 LAUTARO 9,5 Tempra da vero leader e classe pura, il capocannoniere è l’uomo copertina dello scudetto della stella. Più maturo dopo il Mondiale vinto, segna e fa segnare. Capitano e trascinatore.
SANCHEZ 7 Dopo una buonissima stagione a Marsiglia, spinge per rientrare e si fa apprezzare per un buon contributo soprattutto come assist man. Si guadagna sul campo i galloni di terza punta.
ARNAUTOVIC 6,5 Inzaghi puntava molto su di lui ma l’infortunio di Empoli ne frena la crescita e lo condanna a una stagione tutta in salita. L’impegno non manca mai e il popolo di S.Siro alla fine gli perdona anche qualche spreco di troppo.
INZAGHI 10 Tattico raffinato e grande motivatore, cresce con la squadra consegnando agli annali una delle Inter più belle di sempre. Lo scudetto ‘lasciato’ due anni fa al Milan e’ vendicato, ora può provare ad affermarsi come re di Coppe anche fuori dai confini nazionali. 

 

AGI – L’Inter ha conquistato il suo ventesimo scudetto superando il Milan nel derby cittadino. La squadra di Simone Inzaghi è stata autrice di una cavalcata (quasi) solitaria, frutto di un campionato dominato. Ecco i protagonisti (e relativi voti) di questa impresa. 
 
SOMMER 8,5 Piazzamento, esplosivita’, riflessi. Che lo svizzero fosse una sicurezza, stava a testimoniarlo la unga carriera. Ma si dimostra abile anche coi piedi cancellando presto il rimpianto Onana.
AUDERO 6 Dura la vita del portiere di scorta, ma lui interpreta benissimo il ruolo e si fa trovare pronto nelle rarissime occasioni in cui serve. Garanzia.
DARMIAN 8,5 Esterno a destra o a sinistra, ‘braccetto’ su ambo i lati del centrale, dove lo mette Inzaghi lui sta, e sempre tra i migliori. ‘Invecchiando’ ha scoperto anche il gusto del gol, meglio se pesanti.
BISSECK 6,5 Enfant prodige al Colonia, l’Inter lo pesca all’Aahrus, in Danimarca, dove era andato a ritrovarsi dopo un infortunio. Scommessa vinta: fisico e personalità, può solo crescere tatticamente.
PAVARD 8 Dopo l’esperienza al Bayern Monaco, cerca – e trova – nuovi stimoli nel campionato italiano: campione del mondo con la Francia, porta in dote classe e carattere.
DE VRIJ 7,5 Scalzato nelle gerarchie da Acerbi, preferisce il lavoro alle polemiche e si riguadagna spazi e minuti importanti. Quando serve, risponde sempre presente
ACERBI 7,5 Forse non all’altezza della stagione passata, conclusa cancellando Haaland a Istanbul, ma sempre su alti livelli. Mezzo voto in meno per il pasticcio con Juan Jesus.
BASTONI 8,5 Il futuro è suo, ma soprattutto è suo il presente. Grinta da stopper e piedi da centrocampista, accompagna il gioco d’attacco come una mezzala e si fa vedere anche in zona gol. Universale.
DIMARCO 8,5 San Siro è casa sua: in curva da tifoso bambino, in campo da esterno, signore e padrone della fascia sinistra. Vocazione all’assist e al gol, con una predilezione per quelli d’autore: come a Empoli.
DUMFRIES 7 L’olandese volante conosce una stagione alti e bassi, condizionata anche dalle indiscrezioni sul futuro, ma non fa mancare mai il suo dinamismo. Meglio la prima parte della seconda
CARLOS AUGUSTO 7 Un’altra pedina sulla scacchiera di Inzaghi che fa della duttilità tattica la sua qualità principale. Esterno naturale, si adatta benissimo anche come vice Bastoni.
BUCHANAN s.v. In arrivo dal Bruges, il canadese ha pochissime occasioni di mostrare il suo talento e la sua velocità: e quando entra, lui destro naturale, finisce sempre a sinistra. Vale la pena aspettarlo.
CUADRADO s.v. Ingaggiato (tra le polemiche, visti i trascorsi juventini) per dare cross e fantasia alla fascia destra, prima fatica, poi viene fermato da un infortunio che lo mette out per l’intera stagione. Occasione persa
 

 
 
BARELLA 9 Leader emotivo della squadra, abbina al moto perpetuo un senso del gioco sempre più spiccato e una fortissima crescita tattica e comportamentale. Senza di lui in questo momento l’Inter sarebbe un’altra cosa.
MKHITARYAN 9 Polmoni da cursore e senso tattico da ‘prof’ del centrocampo, l’armeno è pedina irrinunciabile per Inzaghi che infatti lo lascia in campo molto di più di chi è molto più giovane di lui.
CALHANOGLU 9 La prima stagione intera da ‘regista’ ne conferma le doti di equilibratore di gioco e di rifinitore. Implacabile dal dischetto, si vede meno del passato in avanti ma la squadra ruota intorno al suo asse.
FRATTESI 7 A Sassuolo era insostituibile, e in Nazionale si sta ritagliando un ruolo importante, ma in nerazzurro parte quasi sempre dalla panchina ‘accontentandosi’ di essere l’uomo dei finali. Crescerà 
ASSLANI 6,5 Colleziona piu’ presenze della stagione scorsa ma ancora troppo poche per ‘minacciare’ il posto di un inamovibile come Calhanoglu. Merita più spazio, forse chiederà una chance altrove
SENSI s.v. Rientrato dal prestito al Monza, è vittima di un’altra serie di infortuni e mette assieme briciole di subentri. Per motivi burocratici a gennaio salta anche il trasferimento al Leicester. Annata no
KLASSEN s.v. Trequartista e, all’occorrenza anche regista, entra solo nei finali di partita e fa il suo senza mai esaltare. Anche il feeling con il gol made by Ajax pare annacquato dalle troppe panchine
THURAM 8,5 Sceglie l’Inter che lo aveva cercato per prima a Moenchengladbach e ripaga la fiducia con almeno due terzi di stagione ricchi di gol e assist, fino all’infortunio che lo frena un po’. Mirabile la coppia con Lautaro.
 LAUTARO 9,5 Tempra da vero leader e classe pura, il capocannoniere è l’uomo copertina dello scudetto della stella. Più maturo dopo il Mondiale vinto, segna e fa segnare. Capitano e trascinatore.
SANCHEZ 7 Dopo una buonissima stagione a Marsiglia, spinge per rientrare e si fa apprezzare per un buon contributo soprattutto come assist man. Si guadagna sul campo i galloni di terza punta.
ARNAUTOVIC 6,5 Inzaghi puntava molto su di lui ma l’infortunio di Empoli ne frena la crescita e lo condanna a una stagione tutta in salita. L’impegno non manca mai e il popolo di S.Siro alla fine gli perdona anche qualche spreco di troppo.
INZAGHI 10 Tattico raffinato e grande motivatore, cresce con la squadra consegnando agli annali una delle Inter più belle di sempre. Lo scudetto ‘lasciato’ due anni fa al Milan e’ vendicato, ora può provare ad affermarsi come re di Coppe anche fuori dai confini nazionali. 
 

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