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Turismo, record di presenze nei piccoli borghi: +24 milioni in un anno

Mag 3, 2018

ROMA – “Le presenze turistiche del 2017 nei borghi italiani sono cresciute di 24 milioni di unità rispetto all’anno precedente”: sono i dati provvisori diffusi oggi da Sandro Cruciani dell’Istat, Direzione centrale per le statistiche ambientali e territoriali, durante la presentazione a Roma della XIII edizione della Guida “I Borghi più belli d’Italia”, della Società Editrice Romana, presentata oggi presso la sede dell’Enit.

Da Norcia a Furore (in Campania), da Buonconvento (in Toscana) a Morimondo (in Lombardia), passando per Grottammare (Marche) e Castroreale (Sicilia): un viaggio da Nord a Sud per scoprire l’Italia più nascosta, quella dei piccoli centri. Secondo i dati, nei 279 piccoli Comuni presi in esame (che rappresentano il 4,3% del territorio nazionale, con 1 milione e 100 mila abitanti) cresce anche l’offerta ricettiva, con 191mila posti letto in 7.330 strutture; inoltre nei borghi il turismo è più italiano che internazionale, e non ha la caratteristica del “mordi e fuggi”: la media è di 3,8 giorni di permanenza.

Turismo, record di presenze nei piccoli borghi: +24 milioni in un anno

Pitigliano (Grosseto, foto Arturo Cocchi)

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“Il 2017 per i borghi italiani è stato un anno eccezionale, che dimostra la grande vitalità di questi luoghi”, afferma Cruciani, spiegando anche che “se si considera non solo il borgo ma anche gli altri Comuni del territorio circostante la crescita potenziale delle presenze sarebbe del 37,7%. Ecco perché siamo convinti che una politica radicata sul territorio potrebbe offrire tantissime opportunità”.

Gioielli come Monte Isola, in Lombardia, che sorge dalle azzurre acque del lago d’Iseo ed è contemporaneamente montagna, lago e isola, raggiungibile solo in barca. O Pitigliano, la “piccola Gerusalemme toscana”, che nasconde sotto di sé un’altra città, fatta di oratori rupestri, gallerie e cunicoli per il drenaggio delle acque. E ancora Montelupone, nel Maceratese, tra i Sibillini e l’Adriatico: ancora perfettamente conservate le lunghe mura castellane con le quattro porte d’ingresso e l’originale pavimentazione in pietra. O spostandosi in Umbria San Gemini, paese delle acque, famosa per quelle naturali e minerali e le vicine cascate delle Marmore, dove sulle pietre sconnesse della Flaminia risuonano ancora i passi degli antichi romani.

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