Il rapporto tra Trump e Elon Musk è stato al centro di numerose notizie e potrebbe essere una delle cause principali del calo di vendite registrato da Tesla nel corso delle ultime settimane. Nonostante il forte supporto avuto da Musk, che ha contribuito in misura significativa anche alla sua campagna elettorale, Trump non utilizzerà auto Tesla per la nuova limousine presidenziale. Il modello, inoltre, difficilmente sarà un’auto elettrica e continuerà a utilizzare motori termici.
Toccherà, infatti, a Cadillac, uno dei brand USA più iconici, realizzare l’auto blindata nota anche come The Beast. Le ultime indiscrezioni sui piani dell’amministrazione americana sono state diffuse da Detroit News dopo la recente visita di Sean Curran, direttore dei Servizi Segreti, al General Motors Tech Center situato nel Michigan (ricordiamo che Cadillac è uno dei brand di General Motors).
Nei giorni scorsi, inoltre, Trump aveva incontrato Mary Barra, CEO di GM, per definire un maxi-piano di investimenti con cui l’azienda andrà a incrementare la produzione di auto negli Stati Uniti. Nel corso dell’incontro, il tema della nuova auto presidenziale potrebbe essere stato al centro del dialogo e potrebbe aver avuto un peso importante nel rafforzare le relazioni tra la Casa americana e il nuovo presidente.
La limousine sarà americana
La normativa americana assegna ai Secret Service il compito di fornire veicoli blindati e sicuri al Presidente degli Stati Uniti e ad altre cariche di spicco del Governo. Come chiarito da alcuni documenti ufficiali, già prima dell’elezione di Trump, GM ha ottenuto una prima commessa per la realizzazione di una limousine di nuova generazione con uno stanziamento di 14,8 milioni di dollari. Si tratta, però, solo di una prima parte dei fondi che l’amministrazione americana dovrebbe versare a General Motors.
Complessivamente, infatti, la nuova vettura presidenziale a marchio Cadillac richiederà una spesa di 41 milioni di dollari fino al 2029 (considerando costi di progettazione, realizzazione e manutenzione). Nell’importo dovrebbero essere inclusi anche altri veicoli per la protezione dei membri del Governo. L’auto continuerà a essere americana ma non sarà realizzata da un brand “nuovo” come Tesla restando nel raggio d’azione di uno dei marchi più iconici (le sue radici risalgono al 1902) della storia dei motori a stelle e strisce. Trump, in ogni caso, ha dimostrato il suo sostegno a Musk regalandosi una nuova Tesla fiammante.
Un brand apprezzato
Cadillac è uno dei brand americani più noti per il settore delle quattro ruote ed è anche molto apprezzato dallo stesso Trump. Il presidente degli Stati Uniti, infatti, già in passato si è espresso in modo favorevole verso il marchio di General Motors, evidenziando il particolare apprezzamento da parte di suo padre nei confronti delle Cadillac. Anche per questo motivo, quindi, la scelta di rinunciare a una Tesla per il ruolo di limousine presidenziale appare scontata. Cadillac, insieme ad altri brand di GM, potrebbe ottenere notevoli vantaggi anche dai dazi sulle auto voluti da Trump per proteggere il mercato americano, soprattutto se l’azienda guidata da Mary Barra darà seguito alle indiscrezioni che anticipano il maxi-piano di investimenti per gli stabilimenti di produzione negli USA.