AGI – Un funzionario della Casa Bianca parlando alla Cnbc ha chiarito che l’aliquota sui dazi statunitensi sulle importazioni cinesi ammonta ora effettivamente al 145%. L’ultimo ordine esecutivo del presidente Donald Trump aumenta i dazi su Pechino dall84% al 125%. Ma questo si aggiunge ai dazi del 20% sul fentanyl che Trump aveva precedentemente imposto alla Cina. 

Solo ieri il presidente Usa aveva sospeso i dazi di 90 giorni per quei paesi che non si erano opposti, precisando che le nuove imposte rimanevano in vigore per la Cina perchè si era dimostrata “poco rispettosa”. 

Wall street apre in calo

Wall Street ha aperto in netto ribasso, il giorno dopo il rally segnato in seguito alla svolta di Donald Trump sui dazi doganali, con una pausa di 90 giorni a eccezione delle tariffe imposte alla Cina. Gli investitori hanno espresso riserve sui numerosi sovrapprezzi ancora in vigore. A marzo l’inflazione negli Stati Uniti ha segnato il 2,4%, ai minimi da settembre, contro il 2,8% di febbraio e oltre le stime che indicavano il 2,6%. L’andamento è in parte dovuto al calo dei prezzi dell’energia. I trader temono ora un possibile rischio recessione.
Nei primi scambi, l’indice Dow Jones cala dell’1,64% a 39.689,14 punti, l’indice Nasdaq perde il 2,71% a
16.586,94 mentre l’lo S&P 500 cede il 2,11% a 5.319,50.