• 26 Febbraio 2025 12:30

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Truffa dell’anello d’oro, la nuova trappola per chi presta aiuto su strada

Feb 26, 2025

A volte, un gesto di gentilezza può trasformarsi in un brutto affare. È quanto successo a un uomo di 58 anni, convinto di aiutare qualcuno in difficoltà, salvo poi compiere un’amara scoperta: è caduto vittima di un trucco subdolo, già chiamato truffa dell’anello d’oro.

Il piano

Tutto è iniziato su una strada tranquilla di Sala Baganza, vicino Parma. Il 58enne era alla guida, quando ha notato un uomo sulla piazzola di sosta. Elegante, agitato, faceva cenni evidenti: voleva aiuto. Il conducente si è fermato. Di fronte a lui, un uomo dall’aspetto curato, con un italiano incerto. Si è presentato come britannico. La voce, tremante, sembrava raccontare una storia vera: era in Italia per trovare il fratello, coinvolto in un grave incidente stradale. C’era urgenza, c’era disperazione.

Poi è arrivata la richiesta. Aveva superato il limite della sua carta di credito, diceva. Gli servivano contanti per fare rifornimento e tornare in aeroporto. La tesi sembrava plausibile. L’uomo al volante, preso dalla voglia di aiutare, ha deciso di fidarsi. Lo ha accompagnato fino all’ufficio postale di Collecchio e, prelevati 400 euro al bancomat, glieli ha consegnati senza fare troppe domande.

Per “dimostrare la sua onestà”, lo sconosciuto ha lasciato due anelli come garanzia, sostenendo che fossero in oro massiccio. Ha anche promesso di restituire il denaro il giorno dopo, una volta sbloccata la carta. Per dare un’ultima rassicurazione, ha lasciato il suo numero di telefono. Un gesto che, sul momento, sembrava confermare la sua buona fede.

L’amara scoperta

Il giorno dopo, però, qualcosa stentava a quadrare. Il numero fornito? Sempre spento. Dopo qualche tentativo, il sospetto è diventato pesante come un macigno. Il 58enne ha deciso di far controllare gli anelli da un esperto. La risposta ha suffragato i sospetti: non erano d’oro, nemmeno vicini. Solo metallo di poco valore, semplice bigiotteria.

In quel momento, tutto è diventato chiaro: era stato ingannato. Senza perdere tempo, si è recato dai Carabinieri di Calestano per sporgere denuncia. Gli agenti hanno subito iniziato a visionare le telecamere di sorveglianza lungo il tragitto percorso dall’auto della vittima e dal truffatore. Non ci è voluto molto a individuare un indizio chiave: la targa del veicolo, straniera. Grazie a un incrocio di dati con le banche dell’Arma, sono riusciti a risalire all’identità del responsabile. Il truffatore è stato identificato: un cittadino romeno di 53 anni, senza fissa dimora.

La denuncia e l’allerta delle autorità

Il 53enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma per truffa aggravata. Un raggiro ben pianificato, già noto alle Forze dell’Ordine, che adesso stanno verificando se possa essere coinvolto in episodi simili. Le indagini proseguono. I Carabinieri stanno approfondendo ogni dettaglio per capire se ci siano altre vittime nella stessa area o in altre regioni.

Questo episodio lancia un avvertimento chiaro: anche i gesti più nobili possono diventare un rischio. Le truffe come quella dell’anello d’oro funzionano perché fanno leva sulla fiducia e sulla generosità delle persone. Non c’è nulla di sbagliato nell’essere solidali, ma è importante essere cauti. Meglio un controllo in più che cadere nella trappola di chi è pronto a cogliere la minima opportunità.

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