In tempi in cui dottor Google è diventato un punto di riferimento di persone alla ricerca di una facile diagnosi su internet, arriva invece dall’ospedale di Alessandria la risposta scientifica a un’abitudine ormai consolidata.
L’azienda ospedaliera “Sant’Antonio e Biagio e Cesare Arrigo”, unica in Italia, ha infatti stipulato una convenzione con Wikipedia per la revisione delle voci di carattere medico, rimediando a imprecisioni o, peggio, errori che possono esserci nella trattazione di alcune materie.
La collaborazione avviene attraverso il progetto Glam (che sta per Gallerie, biblioteche, archivi e musei) lanciato da Wikimedia, l’associazione per la diffusione della conoscenza libera che dal 2005 opera in modo specifico proprio nell’ambito della cultura libera, e che ha nella sua galassia la grande enciclopedia libera di Wikipedia, la cui compilazione è affidata agli utenti. Ma l’importanza che ha acquisito questo strumento si accompagna anche alla necessità che i contenuti siano affidabili, tanto più in ambito medico. Ed è questa la sfida che spetta anche all’ospedale piemontese, che può contare su un patrimonio molto particolare. Anzitutto verrà reso accessibile a una enorme platea (prima in lingua italiana, poi con una futura versione in inglese) il patrimonio storico e culturale dell’ospedale, attraverso la donazione di contenuti e immagini di qualità da pubblicare su Wikimedia Commons con licenza creative commons By-Sa o nel pubblico dominio. L’ospedale ha infatti una biblioteca storica che conta 1800 volumi, tra cui molti antichi, che testimoniano l’evoluzione delle conoscenze mediche e chirurgiche a partire da quelle classiche di Ippocrate, Celso, Galeno e Avicenna fino alle teorie in auge nel 1600 e 1700, passando per le “historiae morborum” medioevali, le raccolte di aforismi e le sentenze del 1500, fino alle conoscenze attuali.
Ad occuparsi di questo importante patrimonio c’è Federica Viazzi, bibliotecaria del Centro di Documentazione dell’azienda ospedaliera che si occuperà non solo di pubblicare il materiale, ma sfrutterà anche le conoscenze a disposizione per fare una revisione scientifica delle voci a carattere medico attualmente presenti su Wikipedia. “Collaborando con la comunità di Wikimedia, condividendo contenuti provenienti dal proprio patrimonio storico e i frutti dei lavori di ricerca dei professionisti affiliati all’azienda (fonti bibliografiche e immagini), vogliamo valorizzare il lavoro dei professionisti, il patrimonio storico e contribuire al miglioramento delle voci di Wikipedia aprendosi alla filosofia open science, open access e open content”, spiega Viazzi.
Lo scopo, conclude la bibliotecaria alessandrina, che divide il compito con Mariateresa Dacquino e Mariasilvia Como dell’ufficio comunicazione, è quello di “contribuire alla crescita dell’enciclopedia, la cui capillarità e diffusione delle risorse culturali aperte possono valorizzazione il patrimonio e la produzione scientifica aziendale, nonché contribuire all’enciclopedia libera e alla diffusione di informazioni mediche verificate e autorevoli, in modo particolare in questo periodo