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Statali: sconto Tfr per tutti, ok della Ragioneria sul decreto
di ROBERTO PETRINI
MILANO – Il decretone che contiene i provvedimenti su Reddito di cittadinanza e quota 100 “è stato approvato dalla Ragioneria generale dello Stato”, e per quanto riguarda i tempi “ci sono stati affinamenti nel testo ma, nel merito, non riguardano problemi di Ragioneria”. Lo ha detto in conferenza stampa a Davos, dove partecipa al consueto Forum che riunisce il gotha del mondo economico-finanziario, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. “Non ci sono blocchi nel decretone. Né da parte della ragioneria né per quanto riguarda la bollinatura. Fino all’ultimo si è cercato di affinare il testo e le misure, sono abbastanza complesse”, ha spiegato.
Nella relazione tecnica al testo, riporta l’Ansa, si specifica che tra quota 100 e blocco dell’età per la pensione anticipata, nel 2019 andranno in pensione 290.000 persone in più. Nel dettaglio, si prevede l’uscita di 102.000 dipendenti privati e di 100.000 lavoratori pubblici in più. Quota 100 e le altre misure, compreso il cumulo di più gestioni, consentiranno anche il pensionamento anticipato di 88.000 lavoratori autonomi.
Tria si è poi soffermato sul rallentamento economico in atto in Italia, e non solo, ma ha escluso che la crescita minore (Bankitalia e Fmi la pongono allo 0,6% contro l’1% del governo) possa portare alla necessità di rifare i conti della Manovra. “Escludo una manovra correttiva legata al rallentamento della crescita. Il nostro obiettivo concordato con l’Ue è sul deficit strutturale, che non tiene conto dell’andamento dell’economia”, ha detto. Proprio sulle previsioni del Fondo monetario ha parlato di una drammatizzazione eccessiva delle conseguenze del rallentamento: “L’Italia vede un rallentamento assieme all’Europa, ma in passato non ha prodotto crisi globali o europee”.
Da parte del titolare delle Finanze è arrivato anche un passaggio sulla tensione con Parigi. “Non credo” che partite importanti tra Italia e Francia, come Fincantieri o Alitalia, “possano risentire di quello che per ora è solo uno scontro mediatico. Non c’è alcun interesse italiano ad andare allo scontro con la Francia, la Germania o altri paesi europei. Si creano delle tensioni in periodo pre-elettorale”. Accenno anche alla questione bancaria: “Il sistema bancario italiano è solido e non ci sono situazioni che possano portare a crisi sistemiche”.