È giusto apprezzare chi ama mettersi in gioco, con quella qualità propria dell’animo che consente di affrontare difficoltà ed incertezze; perché quando non si è certi del risultato il valore della cosa in sé ha un altro spessore. Una degustazione di trenta annate, trenta vendemmie di Franciacorta Francesco I, nessuna esclusa, a partire dal 1979 e a finire con la 2008, tutte rigorosamente degorgiate al momento.
Audacia, onestà, trasparenza della famiglia Uberti: Agostino ed Eleonora con le figlie Silvia e Francesca, erbuschesi a partire dalle radici nella terra di Franciacorta, hanno organizzato un’occasione tanto importante quanto unica. Giornalisti, appassionati, esperti, cultori della materia, cortesemente invitati a scoprire l’evoluzione di un vino attraverso i suoi colori, profumi, sapori, sensazioni ed emozioni che solo il tempo può rilasciare.
In trent’anni può essere cambiato tutto, per quanto fedeli alla cifra stilistica si voglia essere: il clima, le vinificazioni, le tecniche di affinamento, le persone. Eppure il fil rouge c’è ed è presente con evidenza: l’amore per la terra e per il proprio lavoro di vinificatori. Perché è il vino ad essere al centro, indiscusso protagonista. Pur nella sua non perfezione, alcune annate erano necessariamente minori, è apparso un tratto qualitativo comune.
L’azienda nasce alla fine degli anni 80 e se l’annata del 1979 non ha brillato, già con la 1982 si percepisce che la qualità è viva e vibrante. A seguire millesimi a tratti interessanti a tratti stupefacenti come la 1988 o la ricca ed intrigante 1990, le brillanti 1995 e 1999. Con gli anni duemila si toccano bei vertici attraverso la 2001 e la 2003, una sorpresa con una complessità degna di nota insieme alla corposa ed elegante 2004, per chiudere in bellezza con la 2008 dove freschezza, sapidità e piacevolezza di beva la fanno da padrona. I tre vitigni del Francesco I, nel giorno in cui si celebra l’omonimo Santo, Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco, si esprimono ciascuno attraverso le proprie caratteristiche con autenticità e naturalezza, le stesse con cui la famiglia Uberti coltiva con arte passione ed amore i 25 ettari di vigna. Un’occasione accolta tanto favorevolmente all’inizio quanto celebrata con ampio consenso al termine. Attendiamo con piacere i prossimi 30 anni.