di Fabrizio Patania
domenica 8 ottobre 2017 12:38
FORMELLO – Tre gol, quattro assist, tanta voglia di tornare protagonista: Nani correva, rientrava a farsi dare la palla, pressava i difensori del Real Rocca di Papa. Un campione d’Europa sa prendere sul serio anche i test meno significativi, ieri poteva essere in campo con il Portogallo a caccia del Mondiale, invece stava cercando di chiudere bene una settimana di lavoro a Formello. Al prossimo giro di convocazioni ci sarà, questa volta no, perché è appena rientrato e 18 minuti con il Sassuolo dopo uno stop di due mesi non bastavano per riprendersi la nazionale. Ieri il portoghese ha spedito un messaggio forte e chiaro a Inzaghi. Il suo rodaggio è finito, cancellato l’infortunio al ginocchio di fine luglio. L’ex attaccante del Valencia è pronto, lo dice e lo ha confermato il campo, d’ora in poi il suo impiego diventerà una scelta tecnica e non più di condizione atletica, anche se ovviamente non si potrà pretendere sia subito al top. Un mese abbondante di allenamenti lo ha rimesso a nuovo. Ecco l’acquisto voluto e preteso da Inzaghi alla fine di agosto per cancellare i rimpianti legati alla cessione di Keita. Manca ancora Felipe Anderson ed è esploso Luis Alberto come partner di Immobile, sarà dura trovare subito posto a Nani, ma gli impegni e l’Europa League aiuteranno Inzaghi. Meglio l’abbondanza dell’emergenza. Con la Juve partirà dalla panchina e sarà l’asso da giocare in corsa, a Nizza entrerà nel blocco dei titolari.
VOGLIA – Non era questo il test per misurare le qualità tecniche di Nani, ma è stato utile per constatarne e verificarne la voglia, la tenuta e l’impegno. Nani ha raccolto applausi. Sessanta minuti in campo senza risparmiarsi, ecco cosa ha colpito più dei suoi dribbling e della visione di gioco dimostrata nel secondo tempo: il portoghese freme, dimostra umiltà, si vedeva ad ogni rincorsa l’intenzione di farsi apprezzare da Inzaghi.
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