AGI – Red Lobster, che ha portato gamberi e aragoste a prezzi accessibili nell’America della classe media ed è cresciuta fino a diventare la più grande catena di ristoranti di pesce del mondo, ha presentato istanza di fallimento. Lo riporta la Cnn. La bancarotta è legata al caro-affitti, all’alto costo del lavoro e a un’offerta di gamberi a volontà. L’azienda ha dichiarato di avere più di 1 miliardo di dollari di debiti e meno di 30 milioni di dollari in contanti e intende vendere la propria attività ai suoi finanziatori, ricevendo in cambio fondi per rimanere a galla. Nel frattempo prevede di continuare a chiudere i suoi ristoranti. A pesare in modo particolare sulle casse della società è stata la decisione nel 2023 di rendere permanente l’offerta limitata ‘Ultimate Endless Shrimp’, ovvero gamberi a volontà a 20 dollari: questa decisione è costata complessivamente 11 milioni di dollari.
Red Lobster, noto per i suoi cheddar biscuits, le cosce di granchio e i piatti a base di gamberi, si è diffuso in tutto il Paese negli anni ’80 e ’90. Nel 2016, Beyoncé l’ha citata nella sua canzone “Formation”, provocando un’impennata delle vendite. Con 578 ristoranti in 44 Stati e in Canada, Red Lobster serve 64 milioni di clienti all’anno e realizza un fatturato annuo di 2 miliardi di dollari, ha spiegato l’azienda nella sua dichiarazione di fallimento. Una coda di aragosta su cinque acquistata in Nord America viene acquistata da Red Lobster.
Ma la recente cattiva gestione, la concorrenza, l’inflazione e altri fattori hanno fatto crollare la società, secondo gli analisti e gli ex dipendenti. Anni di investimenti insufficienti nel marketing, nella qualità del cibo, nel servizio e nell’ammodernamento dei ristoranti hanno compromesso la capacità della catena di competere con le catene di fast-casual e quick-service in crescita.