AGI – “L’atteggiamento mentale ha un ruolo fondamentale nella tempistica di ripresa post gravidanza”, dice Maria Giuseppina Picconeri, ginecologa e membro del consiglio direttivo della Società italiana di riproduzione umana, commentando i numerosi casi di atlete che hanno velocemente ripreso la loro attività dopo il parto.
“I cambiamenti possono essere molto intensi e rapidi durante la gestazione – spiega all’AGI Picconeri – L’età, la presenza o meno di patologie durante la gravidanza, la modalità del parto, la fase successiva, la presenza o meno dell’allattamento sono elementi che possono condizionare i tempi di ripresa”. “Sicuramente in soggetti che già precedentemente avevano delle caratteristiche diverse rispetto alla maggior parte delle donne, con abitudini alimentari e fisiche differenti per rigore e intensità è sicuramente più facile contenere i cambiamenti fisici tipici di questo periodo e tornare ai ritmi e alle condizioni antecedenti al parto”, sottolinea la ginecologa.
“La componente mentale e psicologica, la voglia di ricominciare, di tornare ai massimi livelli nella propria attività, che sia sportiva o no, giocano sicuramente un ruolo fondamentale nella ripresa”. “Elina Svitolina (eliminata solo in semifinale a Wimbledon, ndr) è l’esempio di questo tipo di atteggiamento – osserva Picconeri – L’atleta ucraina è stata sottoposta oltre allo stress della maternità a quello dovuto alla situazione di guerra che sta affrontando il suo popolo ed è un esempio di dedizione e resilienza che dimostra che la vita va avanti e non si deve rinunciare alle conquiste ottenute con grande sacrificio e ai propri obiettivi”.
“Essere riuscita ad arrivare così avanti nel torneo – continua – è un grandissimo motivo di orgoglio sia come atleta che come donna che ha partorito”. Spesso le donne, dopo la nascita del proprio figlio, avvertono un conflitto interiore che sembra metterle di fronte a una scelta fra il piccolo e la sfera lavorativa: “È importante sottolineare – conclude la ginecologa – che è possibile portare avanti entrambi gli ambiti della nostra vita, quindi sia quello professionale che quello della maternità, tenendo conto che l’approccio psicologico è un grande motore che fornisce alle donne la spinta per ricominciare. La gravidanza è qualcosa che arricchisce la donna e non un limite”.
AGI – “L’atteggiamento mentale ha un ruolo fondamentale nella tempistica di ripresa post gravidanza”, dice Maria Giuseppina Picconeri, ginecologa e membro del consiglio direttivo della Società italiana di riproduzione umana, commentando i numerosi casi di atlete che hanno velocemente ripreso la loro attività dopo il parto.
“I cambiamenti possono essere molto intensi e rapidi durante la gestazione – spiega all’AGI Picconeri – L’età, la presenza o meno di patologie durante la gravidanza, la modalità del parto, la fase successiva, la presenza o meno dell’allattamento sono elementi che possono condizionare i tempi di ripresa”. “Sicuramente in soggetti che già precedentemente avevano delle caratteristiche diverse rispetto alla maggior parte delle donne, con abitudini alimentari e fisiche differenti per rigore e intensità è sicuramente più facile contenere i cambiamenti fisici tipici di questo periodo e tornare ai ritmi e alle condizioni antecedenti al parto”, sottolinea la ginecologa.
“La componente mentale e psicologica, la voglia di ricominciare, di tornare ai massimi livelli nella propria attività, che sia sportiva o no, giocano sicuramente un ruolo fondamentale nella ripresa”. “Elina Svitolina (eliminata solo in semifinale a Wimbledon, ndr) è l’esempio di questo tipo di atteggiamento – osserva Picconeri – L’atleta ucraina è stata sottoposta oltre allo stress della maternità a quello dovuto alla situazione di guerra che sta affrontando il suo popolo ed è un esempio di dedizione e resilienza che dimostra che la vita va avanti e non si deve rinunciare alle conquiste ottenute con grande sacrificio e ai propri obiettivi”.
“Essere riuscita ad arrivare così avanti nel torneo – continua – è un grandissimo motivo di orgoglio sia come atleta che come donna che ha partorito”. Spesso le donne, dopo la nascita del proprio figlio, avvertono un conflitto interiore che sembra metterle di fronte a una scelta fra il piccolo e la sfera lavorativa: “È importante sottolineare – conclude la ginecologa – che è possibile portare avanti entrambi gli ambiti della nostra vita, quindi sia quello professionale che quello della maternità, tenendo conto che l’approccio psicologico è un grande motore che fornisce alle donne la spinta per ricominciare. La gravidanza è qualcosa che arricchisce la donna e non un limite”.