• 4 Febbraio 2025 18:55

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Torna il Salone del Mobile con un’installazione di Sorrentino

Feb 4, 2025

AGI – L’attesa è finita: l’edizione 2025 del Salone del Mobile, in programma dall’8 al 13 aprile presso Fiera Milano Rho, si preannuncia come un evento ricchissimo e una grande novità svelata oggi durante la presentazione della prossima edizione: ci sarà un’installazione dedicata al sentimento universale firmata dal premio Oscar Paolo Sorrentino, si intitola “La dolce attesa”.

 

Si tratta di una metafora dell’esistenza che offrirà l’opportunità di fermarsi ad ascoltare il proprio respiro per ritrovare la bellezza nel tempo che scorre lento. Un vuoto da riempire o un’opportunità da accogliere. Perché, come afferma il regista napoletano “l’attesa è angoscia. La dolce attesa è un viaggio. Che stordisce e ipnotizza”. Con oltre 2.000 espositori provenienti da 37 Paesi, il Salone si conferma la manifestazione leader a livello internazionale per il settore dell’arredamento e del design.

 

“Abbiamo chiuso l’edizione 2024 con numeri record: oltre 370mila operatori da 146 Paesi. Quest’anno il Salone arriva ad aprile con una superficie espositiva, ancora una volta, sold out, nonostante le incertezze degli scenari globali” ha spiegato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile di Milano in occasione della presentazione della kermesse alla stampa.   Numeri alla mano, il Salone rappresenta una realtà economica di primissimo piano: il fatturato complessivo dei brand italiani presenti all’evento ammonta a 9,2 miliardi di euro, pari al 34% del fatturato dell’intero Macro Sistema Arredo nazionale. A questo si aggiungono quasi 7 miliardi di euro generati dai brand esteri, a conferma di un settore in continua espansione. Tra le novità più attese del Salone 2025 c’è il ritorno della Biennale Euroluce.

 

“Dopo il successo del rinnovato format 2023, Euroluce 2025 si preannuncia un’edizione di altissimo livello – è intervenuto Carlo Urbinati, Presidente di Assoluce di FederlegnoArredo – con un’ampia partecipazione di aziende, grandi e piccole, del settore e un significativo ritorno di brand stranieri, a conferma di quanto Salone del Mobile sia un appuntamento strategico soprattutto per un settore come quello dell’illuminazione che ha quote di export che sfiorano l’80% della produzione”. L’evento occuperà oltre 32.000 metri quadrati, con più di 300 brand da 25 Paesi, ribadendo l’importanza della luce come elemento centrale nella progettazione contemporanea.

 

 

 

A sancire questa centralità, per la prima volta, il The Euroluce International Lighting Forum (10-11 aprile), un evento dedicato all’approfondimento e alla ricerca sulla luce come strumento di innovazione, sostenibilità ed emozione.  Come da tradizione, il Salone del Mobile non è solo esposizione, ma anche cultura e sperimentazione. L’edizione 2025 vedrà tre installazioni site-specific firmate da grandi nomi della scena artistica e cinematografica internazionale: accanto a quella del regista Paolo Sorrentino, c’è Pierre-Yves Rochon con Villa Héritage e Robert Wilson con Mother. Si comincia con il celebre artista americano al Museo Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, dove il 6 aprile, in un ponte ideale con Milano Art Week, dialogherà con il non finito dell’ultimo capolavoro di Michelangelo, su musiche di Arvo Pärt (fino al 18 maggio). Ad aprire il percorso di visita al Salone sarà, La dolce attesa, installazione site-specific di Sorrentino, che si è affidato al contributo della scenografa Margherita Palli.

 

 “L’idea che mi è venuta è quella di smantellare quelli che sono gli stilemi dell’attesa classica e di creare un luogo dove l’attesa viene ingannata – ha spiegato il regista napoletano in un audio trasmesso durante la conferenza stampa di presentazione del Salone -, una sala che non ci costringe a stare fermi su una sedia ma che ci fa invece viaggiare, con un totem centrale che con un gioco di luci ci fa dimenticare perché siamo lì e ci distrae”.

 

La visita in fiera prosegue con un invito alla scoperta di Villa Héritage, visionario progetto di interni a firma di Pierre-Yves Rochon, architetto francese autore tra gli “indirizzi” più esclusivi dell’ospitalità internazionale, non ultimo il Waldorf Astoria di New York.  Altra colonna portante del Salone è il SaloneSatellite, il più importante osservatorio internazionale per i giovani designer under 35. L’edizione 2025 vedrà la partecipazione di 700 designer e 20 scuole e università internazionali. Il Salone non si limita agli spazi fieristici, ma si espande a tutta la città di Milano, creando un dialogo tra design, architettura e cultura. In collaborazione con il Teatro alla Scala, il regista Robert Wilson curerà la serata di apertura con The Night Before. Object Chairs Opera, un viaggio nel repertorio operistico con la partecipazione del soprano Marina Rebeka e dell’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Michele Spotti.  Il Salone del Mobile non è solo una fiera, ma un vero e proprio strumento di politica industriale, come sottolinea Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo:

 

“Non esiste strumento più potente del Salone per le sfide industriali del settore. Negli anni, la Manifestazione ha saputo evolversi, mantenendo il suo baricentro di fiera di business, la più attrattiva e importante per l’industria del design”. Un pensiero condiviso anche dal Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

 

“Milano e il Salone del Mobile fanno parte l’una della storia dell’altro. Trovo che il tema scelto per la 63ª edizione – l’umanesimo illuminato – sia un potente stimolo creativo per tutti coloro che operano nel campo del design”. “C’è una connessione straordinaria tra il Salone del Mobile e Milano, sono valori creati nel tempo e che vanno portati avanti” ha aggiunto, “ci sono, rispetto al Salone, caratteristiche comuni con la città come il guardare avanti, comprendere le tendenze del futuro, anche l’attitudine a risolvere problematiche. Il Salone è una palestra di tutto questo”. E dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenuto in video collegamento. 

 

“Il Salone del Mobile è un evento leader a livello internazionale e un irrinunciabile punto di riferimento per Milano e la Lombardia”. Secondo il governatore, infatti, si tratta di “un trampolino per tutta la Lombardia con il suo insieme di competenze, attori e storie di successo, attraverso il protagonismo di imprese, professionisti, designer, progettisti e architetti che contribuiscono in maniera determinante all’eccellenza lombarda e del made in Italy”.

 

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