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Tonfo di Piazza Affari. Cosa prevede la tassa sugli extraprofitti

Ago 8, 2023

AGI – La Borsa di Milano ha chiuso in rosso, a -2,12% con 27.942,25 punti, trascinata in territorio negativo dalle pesanti perdite dei titoli bancari, anche oltre il 10%, dopo il provvedimento varato ieri dal Consiglio dei ministri che ha sorpresa ha introdotto per il 2023 un contributo straordinario sugli extraprofitti degli istituti di credito.

Un risultato che assegna a Piazza Affari la maglia nera di giornata dei principali listini europei. Il governo ha messo in campo a un prelievo sugli extraprofitti bancari, limitato al 2023, dopo la stagione dei rialzi di tassi di interesse applicati dalla Bce, che hanno visto salire considerevolmente il costo delle rate, soprattutto per i mutui a tasso variabile.

L’imposta straordinaria verrà determinata applicando un’aliquota pari al 40% sul maggior valore tra una serie di fattori, con una valutazione sull’ammontare del margine d’interesse relativo all’esercizio tra il 5% e il 10%. Sul listino di Piazza Affari segnano le perdite maggiori Bper Banca con -10,94%, Mps -10,83%, Finecobank -9,91%, Banco Bpm -9,09%, Intesa Sanpaolo -8,67%, Unicredit -5,94%. In territorio positivo invece i titoli energetici e le utilities: Hera +1,93%, A2a +1,82%, Italgas +1,38%, Snam +0,77%%. Bene tra gli industriali Tim con +2,17%.

Cosa prevede la tassa sugli extraprofitti

Il governo ha pensato a un prelievo sugli extraprofitti bancari, limitato al 2023, dopo la stagione dei rialzi di tassi di interesse applicati dalla Bce, che hanno visto salire considerevolmente il costo delle rate, soprattutto per i mutui a tasso variabile. “È una norma di equità sociale, tutti gli introiti andranno ad aiuto per i mutui prima casa e taglio delle tasse. L’innalzamento dei tassi voluto dalla Bce ha portato a un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese, non c’è stato un altrettanto solerte aumento per quanto riguarda i consumatori che hanno dei depositi sui conti correnti. In questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo da expraprofitti multimiliardari delle banche”, ha spiegato il vice premier Matteo Salvini al termine del Cdm.

Ecco cosa prevede in concreto il decreto

L’imposta straordinaria varata ieri dal Cdm sugli extraprofitti a carico delle banche e degli intermediari finanziari, in vigore per il 2023, specifica la nota di Palazzo Chigi, verrà “determinata applicando un’aliquota pari al 40% sul maggior valore” tra una serie di fattori. Tra questi ai fini del calcolo verrà valutato “l’ammontare del margine d’interesse relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2023” che “eccede per almeno il 5% il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022”.

Un altro parametro riguarda “l’ammontare del margine di interesse relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2024 che eccede per almeno il 10% il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022″. L’imposta straordinaria dovrà essere versata “nel corso del 2024” e “non sarà deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.”

Le maggiori entrate derivanti da tale imposta saranno “destinate al finanziamento del fondo per i mutui sulla prima casa e per interventi volti alla riduzione della pressione fiscale di famiglie e imprese”. 

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