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Tom Hanks finisce nell’Inferno di Dan Brown

Ott 14, 2016

Dopo Il codice da Vinci (2006) e Angeli e demoni (2009), Ron Howard dirige per la terza volta un lungometraggio tratto dall’opera di Dan Brown: Inferno, libro del 2013 che vede protagonista il solito Robert Langdon, la cui trasposizione cinematografica si prepara a svettare al box office di tutto il mondo.

Tra i titoli pi attesi del weekend in sala, Inferno vede tornare Tom Hanks nei panni del coraggioso professore esperto di simbologia religiosa: Langdon, questa volta, si sveglia privo di memoria in un ospedale di Firenze senza sapere perch si trovi in Italia. Lo aiuter l’intraprendente dottoressa Sienna Brooks, decisa come lui a scoprire quale mistero si nasconda dietro la sua amnesia temporanea.

Tra Firenze, Venezia e Istanbul si sviluppa un thriller inizialmente un po’ moscio, ma che riesce a diventare coinvolgente nella parte centrale. Gli enigmi artistici (la Divina Commedia, in questo caso) sono un pretesto per parlare d’altro (il sovrappopolamento del pianeta, ad esempio) e per dare vita a un concitato film d’azione, spesso confuso narrativamente ma anche capace di assestare bene i suoi colpi di scena.

I limiti delle trasposizioni di Howard da Dan Brown, per, ci sono tutti, a partire dai grossolani flashback e dalle sgraziate allucinazioni vissute dal protagonista.

Tom Hanks ormai recita la parte di Langdon col pilota automatico, ma anche il resto del cast non s’impegna molto di pi: cos cos Omar Sy e Felicity Jones, mentre il pi credibile Ben Foster nel ruolo di Bertrand Zobrist.

La sceneggiatura a cura di David Koepp, gi autore dei copioni alla base di Jurassic Park (1993), Mission: Impossible (1996) e La guerra dei mondi (2005).

Una piacevole sorpresa invece Rara – Una strana famiglia di Pepa San Martin.

Al centro c’ la tredicenne Sara, che vive insieme alla sorella minore, alla madre e alla compagna di quest’ultima. In famiglia il clima disteso, ma l’adolescenza alle porte e l’atteggiamento del padre (che vorrebbe la custodia delle figlie) la porteranno a interrogarsi sulla normalit della propria situazione.

Interessante e potente esordio cileno, Rara – Una strana famiglia un film capace di trattare con grande sensibilit e delicatezza un tema tutt’altro che facile.

Ispirata a un reale fatto di cronaca, la pellicola riesce a far riflettere sulle diversit generazionali, sul nucleo familiare e su una societ che risulta aperta soltanto a parole e non nei fatti.

Non ci sono grandissimi guizzi registici, ma il tono intenso al punto giusto e la neoregista non si appoggia mai a superflui vezzi retorici. Da vedere.

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