MILANO – La rete unica Telecom-Open Fiber non è più un tabù. Il progetto di fusione, sostenuto dal Elliott e caldeggiato dal governo ora trova una prima apertura anche da parte di Vivendi, socio di maggioranza della società. I transalpini – hanno spiegato con un documento con la proposta “per restituire valore a Tim” – ritengono “che la rete fissa di Tim sia fondamentale per la creazione di valore”.”Vivendi è pronta a supportare la fusione di Open Fiber con Tim nel caso in cui le condizioni siano corrette ed eque da un punto di vista operativo, finanziario e normativo e supervisionate da un consiglio di amministrazione composto in maggioranza da amministratori indipendenti”, si spiega.
“Vivendi – si legge nel documento – sosterrà qualsiasi proposta che si riveli nel miglior interesse a lungo termine di tutti gli azionisti di Tim e degli altri stakeholder di Tim, inclusi modelli di business alternativi di rete fissa, iniziative di riduzione del debito, potenziale vendita di asset non strategici, semplificazione della struttura del capitale e distribuzione di dividendi”.
Nel documento i francesi sono tornati su una delle questioni di maggior frizione con Elliott, la richiesta di revoc di 5 dei dei 10 membri del cda nominatri da Elliott. “Contrariamente a quanto da taluni strumentalmente sostenuto, per Vivendi non” costituisce “una contesa per il controllo di Tim, ma esclusivamente la sollecitazione a nominare un consiglio di amministrazione veramente indipendente che non sia controllato da alcun azionista”, si legge nel documento.