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Tim, Gubitosi nominato amministratore delegato. Ma il socio di maggioranza Vivendi è contro

Nov 18, 2018

Rep

MILANO – Sarà la giornata di Luigi Gubitosi come amministratore delegato di Telecom Italia, il quarto in quattro anni. I consiglieri indipendenti in quota Elliott hanno trovato la quadra intorno al suo nome per la guida della società delle Tlc, inabissando la concorrenza di Alfredo Altavilla per la successione allo sfiduciato Amos Genish sulla poltrona di amministratore delegato.

Come ricostruisce Repubblica in edicola, anche il presidente Conti si è speso perché tra i dieci consiglieri che fanno capo al fondo Usa (gli altri cinque del board fanno riferimento al primo socio Vivendi) ci fosse una indicazione unanime, per dare un segnale di compattezza sia all’interno dell’azienda che verso l’esterno, visto che c’è la delicata partita della rete da giocare con Open Fiber e la politica.

Già nel comitato nomine è passata a maggioranza la proposta di Gubitosi, contro la quale si sarebbero schierati, a quanto si apprende da fonti finanziarie, i due rappresentanti del gruppo francese in comitato, Michele Valensise e Giuseppina Capaldo mentre Alfredo Altavilla, Rocco Sabelli e Paola Bonomo avrebbero sostenuto Gubitosi.

Gubitosi – che proprio con l’incarico di curatore dell’aviolinea in crisi ha acquisito dimestichezza nei vari ambienti governativi – ha tutte le caratteristiche per fare da pontiere tra l’azienda e le istituzioni. Inoltre il suo passato, sia nelle telecomunicazioni alla guida di Wind, sia nei media con la Rai, rappresenta una garanzia di esperienze che potrà mettere a frutto nel nuovo incarico. Infine, Gubitosi è uno dei profili che era stato già preso in considerazione da Vincent Bollorè, prima di Flavio Cattaneo, per la guida della società di Tlc. Per questo, è considerato il manager adatto per ricucire lo strappo che si è creato tra il consiglio – in cui il fondo Elliott ha la maggioranza – e il primo azionista della società, ovvero il colosso dei media francesi Vivendi.

Della partita ha parlato in un’intervista al Sole 24 Ore anche l’ex ad, Amos Genish, che ha parlato della sua cacciata: “Ho trovato questa decisione per lo meno inusuale, una decisione che mi ha molto sorpreso. Sto ancora aspettando una spiegazione, perchè si siano comportati in questa maniera, non allineata con la best practice di corporate governance. Sono ancora scioccato dal comportamento del presidente che non è da gentleman”, ha aggiunto non negando una frecciata verso Conti.

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