Stamani presso il Politecnico di Torino, TIM ed Ericsson hanno effettuato un test di trasmissione dati in 5G che ha consentito di superare i 20 Gbps in download. Si è trattato di un record, soprattutto perché per la prima volta è avvenuto in ambito urbano invece che in laboratorio.
Tale livello di connettività ha consentito di mostrare un’applicazione di realtà virtuale capace di offrire una visita immersiva della storica Piazza Carlo Alberto. Insomma, un primo esempio di impiego a scopo turistico e didattico.
“Dal Politecnico di Torino è stato possibile visitare Piazza Carlo Alberto pur trovandosi dall’altra parte della città. Una guida avatar ha accompagnato il visitatore – dotato di visore e sensori – nella storica piazza, dando così la possibilità di sperimentare le capacità della virtual reality”, spiega TIM. Un’esperienza immersiva ottenuta attraverso l’alto livello di velocità della rete 5G che rende immediata – in millesimi di secondo – l’interazione tra guida, ambiente virtuale e visitatore”. La prospettiva è che in futuro si possa replicare l’esperienza in ogni luogo del mondo.
“TIM a Torino è a casa sua. E il Politecnico anche. L’approccio è circolare: ci si domanda quale possa essere l’applicazione migliore e con chi si possa realizzare. Insomma si parla di uno sviluppo di un ecosistema che sfrutti le rinnovate prestazioni della rete”, ha commentato Enrico Bagnasco.
Ericsson ha fornito le apparecchiature hardware che saranno messe a disposizione per tre settimane sia al Politecnico di Torino che al Centro ricerca TIM – TIMLab. Attualmente si parla di due “traveling system” abbinati a un impianto di antenne 5G configurate per la gestione della banda di frequenza a 28 GHz su onde millimetriche.
Ovviamente sono apparecchiature pre-commerciali sviluppate per la fase di sperimentazione, ma gli elementi hardware (Qualcomm Technologies Inc) sono quelli che verranno usati in futuro. Per altro Ericsson sottolinea che a prescindere dalle frequenze che poi saranno esattamente stabilite dagli standard, i dispositivi avranno solo bisogno di un aggiornamento software per il corretto funzionamento.
“Con un risultato di 20 volte superiore rispetto alle prestazioni viste in Italia siamo di fronte a un record. E considerando che entro il 2023 vi saranno circa 1 miliardo di utenti 5G è bene sfruttare questo periodo finestra di 2/3 anni per porsi all’avanguardia”, ha aggiunto Alessandro Francolini, Direttore Generale di Ericsson Italia. “Ci aspettiamo un salto di qualità anche per i ricavi delle imprese, ecco giustificata la scelta di coinvolgerle fin dalla prima ora”.
La connessione record stabilita prosegue nel solco del protocollo d’intesa siglato lo scorso marzo tra TIM e il Comune di Torino, per la realizzazione del progetto “Torino 5G” – che si completerà entro il 2020. Nello specifico si parla di soluzioni dedicate alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico oltre che nuove soluzioni di smart city, monitoraggio ambientale, public safety, automotive, industry 4.0, sanità, education, mobilità e sicurezza stradale, logistica e smart agricolture.
Fondamentali anche le collaborazioni con Ericsson, avviate nel 2016 con il programma “5G for Italy”, e con il Politecnico di Torino, punta di diamante per la ricerca congiunta sul fronte dello sviluppo di applicazioni per la 5G.
“Vorremmo impiegare la tecnologia 5G per individuare nuovi modelli di business”, ha dichiarato Emilio Paulucci, vice rettore del Politecnico di Torino. “Sono cinque i fronti di impegno: l’infrastruttura fisica, la digitalizzazione di nuovi servizi, big data, partecipazione e sviluppo di innovazione ad impatto sociale e laboratori di testing”.