Caratteristiche e specifiche tecniche
Cooler Master MasterAir G100M
Era gennaio e al CES 2018 di Las Vegas Cooler Master presentava un nuovo dissipatore ad aria, il MasterAir G100M. Dalla forma molto simile a quella degli oggetti volanti non identificati (UFO) che siamo soliti vedere nei film più vecchi, si presenta con una parte superiore lucida e arrotondata, che capeggia su un radiatore in alluminio per creare un profilo ampio e basso.
Il MasterAir G100M è compatibile con i più comuni socket Intel e AMD, salvo il TR4 per CPU Ryzen Threadripper. I supporti di montaggio e il backplate universale forniscono punti di ancoraggio per distanziatori filettati e fermi.
Nel bundle troviamo anche una chiave con finali aperti e chiusi per permettere di fissare il dissipatore durante l’installazione. Non manca una piccola siringa di pasta termica Cooler Master, anziché una soluzione preapplicata sulla base. Come molti altri prodotti di raffreddamento Cooler Master, il G100M offre due anni di garanzia.
Cooler Master ha dotato il G100M di una ventola RGB MasterFan da 90 mm, che potete controllare tramite software o manualmente tramite il controllo incluso; potete collegare la ventola direttamente al connettore RGB a 4 pin della vostra motherboard. Il G100M usa la nuova soluzione di raffreddamento “Heat Column Technology” che usa una colonna in rame con diametro di 45 mm. Dissipa il carico termico sull’insieme di alette circolare nello stesso modo in cui farebbe una grande heatpipe, o almeno è questo quello che dice l’azienda sul proprio sito.
La base di contatto in rame del G100M è relativamente uniforme. La piastra è creata come parte della colonna in rame, che alimenta tramite il centro la base di montaggio placcata nickel. Le alette di raffreddamento in alluminio prevedono un modello a incastro che sovrappone un’aletta alla successiva e si irradia dalla colonna centrale, sotto la ventola di raffreddamento.
Anche se sembra che una configurazione come questa fornisca maggiore densità e peso, a noi il dissipatore è sembrato mancare della massa prevista per una colonna di rame così grande, per quanto possa essere vuota. Il G100M ha la maggior parte della sua massa nella base ed è relativamente leggero nella seconda parte composta da alette di raffreddamento.
La ventola si collega a un connettore PWM a 4 pin e il cavo è rivestito con una guaina di nylon intrecciata. È presente anche un connettore RGB a 4 pin, integrato nell’alloggiamento della ventola. Lo splitter molex incluso garantisce l’energia per l’illuminazione della ventola; come detto, è gestito tramite un controllo per chi è sprovvisto di una motherboard senza supporto all’illuminazione RGB.
Il MasterAir G100M ha diverse opzioni di illuminazione che si possono manipolare tramite quel controllo o via software. Si passa dal colore statico al ciclo di colori, per giungere all’aumento dell’intensità fino ad arrivare al ciclo “respiro”. L’alloggiamento della ventola centrale ospita i LED primari, mentre un anello opaco più esterno fornisce un accento di colore coordinato.
Il G100M è pensato per essere un dissipatore a basso profilo e, con un’altezza di 75 mm, fa ombra a una buona fetta della motherboard, una volta installato. Il che ci porta al passo successivo: l’installazione.
Installazione
Anche se Cooler Master usa il solito sistema di montaggio con supporti e distanziatori filettati, il G100M è abbastanza ampio che le alette di raffreddamento coprono i punti di montaggio, e questo richiede dadi esagonali per il fissaggio.
Con le DIMM su ambedue i lati e un dissipatore della motherboard su un terzo, abbiamo faticato a installare il dissipatore di CM, facendo piccoli giri con la chiave inclusa per fissare i dadi esagonali. Abbiamo avuto maggiori difficoltà con il finale chiuso della chiave, mentre quello aperto ha funzionato meglio, anche se abbiamo fatto particolare fatica nelle ultime serrate.
Dovrebbe essere più facile montare il dissipatore prima di installare la motherboard, a meno che non abbiate una grande destrezza. Inoltre, dato che si tratta di un dissipatore low profile, le memorie DIMM nelle vicinanze vivere problemi di spazio. Installare il dissipatore prima delle memorie potrebbe inoltre non essere semplice.
Una volta terminati i test, abbiamo rimosso il dissipatore per osservare la pasta termica e l’area di contatto con la CPU. Dopo tutta la fatica fatta nell’installazione possiamo confermare che il G100M era perfettamente a contatto con l’heatspreader della CPU, con una corretta diffusione della pasta termica Arctic MX-4 che abbiamo usato.