• 17 Marzo 2025 0:40

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Tesla taglia i prezzi, Model 3 e Model Y con bonus fino a 4.000 euro

Feb 10, 2025

Stesso problema, stessa soluzione, stesso risultato. Tesla gioca ancora la carta degli sconti per riprendersi dal tonfo d’inizio anno. Le auto elettriche (BEV) dividono: c’è chi le difende a spada tratta e chi resta scettico. Elon Musk non aspetta che il dubbio si dissolva, ma spinge forte con un bonus fino a 4.000 euro. Basterà a fermare l’emorragia?

Profumo d’affare

Se ci stavate pensando, questo è il momento buono per entrare nel mondo Tesla. Con il Governo che ha bloccato gli incentivi, lo sconto attenua il contraccolpo e rende più accessibile il passaggio alla mobilità green. Il futuro dell’auto è tracciato, con il bando delle vetture termiche previsto per il 2035. Deroghe alle ibride range extender o meno, le BEV costituiscono il punto fermo.

I sondaggi indicano un crescente interesse, tuttavia il vero spartiacque restano i prezzi competitivi. Tesla ne è ben al corrente. E invece di attendere risposte dal mercato, gioca d’anticipo. Applica l’incentivi sugli ordini effettuati dal 21 gennaio 2025, a patto che la consegna avvenga entro il 31 marzo. L’iniziativa riguarda Model 3 e Model Y.

Partiamo, innanzitutto, con la Model 3:

Model 3 RWD: 35.990 euro (da 39.990 euro)
Model 3 Long Range RWD: 40.990 euro (da 44.990 euro)
Model 3 Long Range AWD: 44.990 euro (da 48.990 euro)
Model 3 Performance AWD: 53.490 euro (da 57.490 euro)

Sebbene di importo meno significativo, anche il vantaggio economico per la Model Y è allettante:

Model Y Long Range RWD: 45.974 euro (da 48.990 euro)
Model Y Long Range AWD: 48.974 euro (da 51.990 euro)
Model Y Performance AWD: 54.974 euro (da 57.990 euro)

La concorrenza si intensifica

Tesla è “abbonata” al taglio dei prezzi. Una leva che spesso Musk ha usato nei periodi di crisi. Non appena le vendite rallentano, arriva uno sconto, una promozione, un incentivo. E fino ad oggi, la strategia ha funzionato. Ma per quanto ancora? Il problema risiede anche nella percezione del brand.

La Casa americana ha smesso di rappresentare l’unico nome di riferimento per le auto elettriche; aziende come BYD, Hyundai, Kia e Volkswagen hanno migliorato l’offerta, spesso con prezzi più competitivi e modelli che offrono un mix convincente di tecnologia e autonomia. In particolare, la cinese BYD sembra un osso duro da battere nella perenne corsa alla leadership.

L’intero comparto delle BEV sta attraversando una fase di rallentamento. Diversi Paesi europei hanno messo fine agli incentivi statali, e l’aumento dei tassi di interesse rende più costosi i finanziamenti. La domanda meno esplosiva, oltre perduranti dubbi su infrastrutture di ricarica e durata delle batterie, non aiuta di certo.

Il Tesla Bonus 2025 è solo il primo tassello di una strategia più ampia. Il restyling della Model Y sancisce miglioramenti in termini di efficienza e design. Inoltre, si parla da tempo di una nuova entry-level, chiamata provvisoriamente Model 2, che pare si posizionerà sotto i 30.000 euro. Attraverso una combinazione di prezzi ridotti, new entry in listino e miglioramenti tecnologici, la situazione potrebbe ribaltarsi.

Tuttavia, ingaggiare una guerra dei prezzi fine a sé stessa rischia di ripercuotersi sulla redditività. Il 2025 sarà un anno decisivo per capire se la strategia di Musk sia sostenibile o se il Costruttore toccherà inventarsi qualcosa di ancora più audace.

 

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