• 23 Marzo 2025 0:56

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Tesla, scatta l’allarme per Musk: gli interventi di Trump lo mettono in crisi

Mar 22, 2025

Il brand americano di auto elettriche sta attraversando la fase più complessa della sua storia ultraventennale. L’hype per le Tesla sembra, improvvisamente, calato e i motivi non sono solo legati ai richiami per problemi tecnici. Le posizioni politiche assunte da Elon Musk hanno segnato, in negativo, gli ultimi risultati della Casa di Palo Alto. Nel Vecchio Continente il crollo è stato verticale nei primi mesi del 2025, dopo un Q4 del 2024 molto negativo a livello globale.

I tributi voluti dal rieletto Presidente degli Usa hanno distrutto i rapporti di vicinato con il Canada. Donald Trump ha imposto i dazi del 25% contro Canada e Messico. I canadesi si stanno ribellando con una decisione estrema. Major americani come Walmart, Home Depot, Best Buy, Amazon, McDonald’s, Gap, Costco sono stati boicottati. Partendo dal presupposto che il Canada è il primo importatore di beni Usa, per un totale di 349,4 miliardi di dollari solo lo scorso anno, le conseguenze potrebbero essere drammatiche. Nel polverone è finita anche la Tesla che rappresentava uno status symbol per molti progressisti nel Paese al Nord degli Stati Uniti.

La ritorsione commerciale canadese è cominciata

Il boicottaggio non sta riguardando, esclusivamente, il costruttore californiano di EV, ma sta colpendo liquori, latticini, cibi lavorati, abbigliamento ed elettrodomestici. I supermarket hanno etichettato i prodotti con il Paese di origine e sta emergendo un nazionalismo imperante. Il nuovo motto nazionale, infatti, è: Buy Canadian“. Justin Trudeau, il 10 marzo 2025, ha lasciato ufficialmente la carica di Primo Ministro in favore del nuovo leader del Partito Liberale, Mark Carne, ma prima ha lanciato un messaggio importante: “Ora è il momento di scegliere il Canada“.

Le EV di Elon Musk, primo sostenitore di Donald Trump, sono state escluse dal salone dell’auto di Vancouver. Una brutta tegola per l’imprenditore che ha ricevuto come motivazione ufficiale un eventuale problema di sicurezza. Il direttore della kermesse automobilistica che si sta tenendo in queste ore in British Columbia, Eric Nicholl, ha chiesto al costruttore americano di ritirarsi a causa di una crescente tensione per la sicurezza dei lavoratori e degli espositori vista la possibile reazione pubblica contro la Tesla.

Addio incentivi per le EV di Elon Musk

Oltre all’estromissione dal Salone di Vancouver, è giunta notizia di una esclusione per Tesla degli incentivi riservati a chi avrebbe dovuto acquistarle come taxi o per servizi di ride sharing. Altro colpo della politica canadese che sta puntando a limitare al massimo la diffusione delle vetture elettriche di Musk. A confermarlo è stata la sindaca della città di Toronto, Olivia Chow. “I veicoli a noleggio, come i taxi, dovranno trovare un tipo di auto diverso – ha affermato Olivia Chow all’agenzia Reuters – Ci sono tante altre auto elettriche che potranno acquistare. L’esclusione continuerà finché non saranno risolte le questioni commerciali con gli Stati Uniti“.

Dopo il crollo delle vendite e il recente calo in borsa, stavolta non basterà un altro show fuori la Casa Bianca per far volare i numeri del brand americano. Donald Trump, inoltre, ha rassicurato che gli automobilisti potranno scegliere la vettura dei loro sogni, senza alcuna limitazione. Un messaggio che va controcorrente rispetto alla posizione assunta dal suo predecessore Joe Biden. A gennaio le immatricolazioni della Casa di Palo Alto, in Europa, sono scese del 45%. Per Elon Musk il 2025 potrebbe essere il primo anno, realmente, complicato, complice anche il sorpasso mondiale subito dal competitor cinese BYD.

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