• 22 Febbraio 2025 18:02

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Tesla pronta a rilevare Nissan? L’ipotesi che scuote l’industria automobilistica

Feb 22, 2025

L’industria dell’Automotive oggi viaggia anche sul delicato equilibrio finanziario che, come un Risiko, determina dissesti o espansioni in un territorio sempre più variegato e in guerra. I marchi storici sono finiti, ideologicamente, in una crisi di identità. C’è chi ha investito nell’elettrico senza successo e chi ha scelto di conservare intatto il proprio DNA in attesa della temuta dead line del 2035. Non c’è un collocamento semplice per nessun brand. Chi ha avuto la forza, come Toyota, di differenziare la gamma ha mantenuto una posizione privilegiata, ma altri marchi giapponesi, come Nissan, stanno vivendo anni piuttosto difficili. L’allontanamento di Renault ha determinato un progressivo calo di vendite, causato anche da una inefficace campagna elettrica.

Le EV del brand Nissan non hanno spiccato il volo ed è sorta l’esigenza di trovare un nuovo partner sul mercato. Sono cominciati dei negoziati con Honda, sotto la spinta dell’esecutivo nipponico, ma non si è giunti a un accordo. Intanto, i debiti sono cresciuti a dismisura e l’ombra di un fallimento verrà scongiurata con un piano per risanare i debiti. Il brand di Yokohama ha annunciato che dovrà tagliare 9.000 posti di lavoro e rinunciare al 20% della sua capacità produttiva, allo scopo di invertire la rotta.

Nissan, situazione disperata

Il CEO della Casa giapponese, Makoto Uchida, ha decretato l’abbandono dei punti chiave del piano a medio termine dell’azienda e il passaggio alla “modalità d’emergenza”. Le previsioni di vendita e gli utili operativi sono stati ribassati. La Nissan ha scelto di vendere fino al 10% delle sue quote della Mitsubishi, per un incasso di circa 420 milioni di euro, come riportato dai colleghi di Alvolante.it. Il marchio nipponico avrebbe dovuto cavalcare l’hype delle auto ibride ma, a differenza di Toyota, non ha lanciato proposte in questo specifico segmento negli Stati Uniti.

Makoto Uchida rinuncerà volontariamente al 50% del suo compenso mensile, esempio seguito anche dagli altri membri del comitato esecutivo e tutte le misure insieme dovrebbero portare a quasi 3 miliardi di risparmi. A livello globale, le vendite della Nissan sono scese del 3,8% nella prima metà dell’anno fiscale, attestandosi a 1,59 milioni di veicoli: il calo più sensibile è accaduto in Cina, dove Nissan ha perso il 14,3%, mentre negli Stati Uniti le vendite sono scese di quasi il 3%. In questo scenario allarmante potrebbe inserirsi in marchio Tesla.

Nissan, arriva in soccorso Elon Musk?

In base a quanto è emerso sulle colonne del Financial Times, un gruppo giapponese di alto profilo, in cui rientra anche un ex primo ministro, ha creato un piano per portare Tesla all’acquisizione di Nissan, dopo la porta in faccia ricevuta da Honda Motor. Il rapporto, che cita fonti anonime, ha fatto emergere alcuni dettagli sulla proposta, guidata dall’ex membro del consiglio di amministrazione di Tesla, Hiromichi, con il sostegno dall’ex premier Yoshihide Suga e dal suo ex collaboratore Hiroto Izumi. Suga si è dimesso da primo ministro nel 2021.

In base al rapporto, il gruppo si augura che un major americano, come Tesla o Apple, diventi un investitore strategico e ritiene che il brand californiano di EV potrebbe essere interessato ad acquisire gli stabilimenti Nissan negli Stati Uniti. Dopo la pubblicazione del rapporto, le azioni Nissan sono schizzate del 9,6%. Per ora la Casa nipponica non ha commentato, mentre il brand di Elon Musk e i rappresentati della Casa della Mela non si sono ancora sbilanciati con dichiarazioni ufficiali.

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