• 5 Dicembre 2025 16:04

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Tesla Model 3 in Italia a meno di 35.000 euro, ma solo per poco

Dic 5, 2025

Da settimane si rincorrevano le voci, ora si passa ai fatti: dopo il ritocco alla gamma della Model Y, nel momento più affollato dell’elettrico, Tesla corregge verso il basso il prezzo della Model 3. Non si tratta, però, di un semplice sconto, bensì di una vera e propria nuova variante, chiamata semplicemente Standard, che apre un nuovo minimo nella storia del marchio in Italia. I prezzi da 36.990 euro possono essere ulteriormente abbassati a 34.015 euro fino al 31 marzo 2026 grazie al bonus temporaneo, con le consegne previste a partire da febbraio. In alternativa all’esborso diretto, la Casa di Elon Musk mette a disposizione un piano di finanziamento da 299 euro mensili, leasing o finanziamento comprensivo di maxirata, tasso promozionale fino a esaurimento.

I prezzi della nuova gamma

La novità va inquadrata in una strategia di più ampio respiro: da un lato il precedente modello passa ai saluti, dall’altro gli allestimenti a doppio motore assumono la sigla Premium, quasi a voler portare maggiore chiarezza. I prezzi di listino della Model 3 partono dai 36.990 euro della Standard, salgono ai 42.690 euro della Premium Long Range e ai 48.690 euro dell’AWD, e arrivano ai 57.490 euro della Performance. Tra aggiornamenti software e revisioni tecniche, l’offerta commerciale aveva perso un po’ della sua nitidezza e la mossa serve proprio a sgombrare il campo da fraintendimenti ed equivoci.

Sulla carta la nuova Standard sarebbe la versione “povera”, in realtà la politica è meno drastica nelle rinunce. Non vengono toccati né il tetto in vetro né il frunk sotto il cofano, così come la telecamera frontale, che garantisce una visuale più ampia dell’area circostante grazie al recente aggiornamento. Inoltre, dopo la breve parentesi dei comandi tattili accolti in maniera divisiva dal pubblico, rimane la leva delle frecce e i fari anteriori sono adattivi, per evitare di abbagliare chi arriva dalla direzione di marcia opposta. Infine, i sedili, ora in tessuto, mantengono il riscaldamento e le regolazioni elettriche.

L’allestimento e il motore

I sacrifici, quelli che fanno capire dove Tesla ha operato per tenere sotto controllo il prezzo della Model 3, emergono solo quando si va a guardare i dettagli. Spariscono l’illuminazione ambientale, lo schermo da 8 pollici dedicato ai passeggeri posteriori, la regolazione elettrica del volante e degli specchietti. In aggiunta, i sedili dietro non sono più riscaldabili e l’abitacolo perde qualche tocco di ricercatezza che nei modelli superiori era diventato quasi scontato.

Piccoli colpi di lima a un abitacolo che, per il resto, conserva la dotazione tipica del marchio: chiave digitale sul telefono, comandi vocali, due caricatori wireless, portellone elettrico con accesso a un bagagliaio da 682 litri (che diventano 1.659 abbattendo gli schienali) e il frunk da 88 litri.

Sul fronte tecnico, Tesla si limita a comunicare i 534 km di autonomia (ciclo WLTP) e i 13 kWh/100 km dei consumi. Probabilmente il pacco batteria rimane attorno ai 70 kWh, e di conseguenza assicura una potenza molto vicina ai 290 CV della Model Y. All’esterno giusto il disegno dei cerchi da 18 pollici tradisce la natura della nuova versione, fedele a quel minimalismo caratteristico del produttore. La coerenza visiva della gamma non viene mai a mancare.

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