Altro che razzi e chip nel cervello. Stavolta Elon Musk punta dritto allo stomaco. Sì, il miliardario più discusso del pianeta sta per aprire un ristorante. Un retro-futuristico Tesla Diner sarebbe in procinto di nascere sul Santa Monica Boulevard, a Los Angeles. Un mix tra drive-in anni ’50 e astronave parcheggiata male, con tanto di cinema all’aperto e stazioni di ricarica elettrica aperte 24 ore su 24.
Un drive-in anni ’50 con ricariche elettriche
Il progetto è ancora avvolto da una fitta coltre di mistero. Nessuna data ufficiale di apertura, tuttavia i lavori avanzano spediti, le assunzioni sono partite e l’app Tesla ora ha perfino una sezione dedicata agli ordini del menu (in costruzione). Il design? Una struttura curva e argentata, due megaschermi all’esterno e quell’aria da “Grease incontra i Jetsons” che Musk stesso aveva descritto su X (ex Twitter) già nel 2023.
Insomma, un’esperienza per chi vuole ricaricare l’auto — e magari anche la pazienza — con un hamburger in mano e un cortometraggio sullo schermo. In tal modo, il tempo d’attesa della ricarica diventerebbe qualcosa di più piacevole. Se ti tocca restare fermo mezz’ora, tanto vale mangiare qualcosa di buono, magari con vista tetto panoramico e milkshake alla vaniglia.
Fonte: Getty ImagesMusk sta per aprire il primo Tesla Diner
Fin qui, tutto ok. Ma attorno all’iniziativa si è già creata una nebbia politica e culturale. Perché oggi Elon Musk divide, sempre e comunque, e il mondo della ristorazione segue la regola. Secondo il New York Times, chi lavora al Tesla Diner è costretto a firmare accordi di riservatezza strettissimi. Eppure, qualche dettaglio è emerso: 2.500 metri quadrati di spazio, cinema con clip da 30 minuti (giusto il tempo di un “pieno”), 70 posti a sedere interni, 23 esterni al primo piano e 125 sul tetto. Nonostante il menù sia fin qui top secret, gli indizi lasciano pensare a un omaggio alla cultura dei diner americani: patatine, panini e probabilmente anche qualche sorpresa alla Musk.
Due di picche che pesano
Come detto, però, le polemiche impazzano, e i motivi gastronomici contano fino a un certo punto. C’è chi ha deciso di sfilarsi, tra cui Caroline Styne e Suzanne Goin, nomi forti del settore a Los Angeles. Contattate da Tesla per gestire il locale, hanno risposto picche: all’inizio a causa della mancata licenza per gli alcolici, poi di tematiche molto più politiche. “Quest’uomo ha un’influenza enorme sulla vita di tutti, e nessuno l’ha mai eletto”, ha detto Styne, annunciando pure di aver sostituito la sua Tesla con una BMW elettrica.
Piaccia o no, il Tesla Diner aprirà comunque. Forse a fine anno, forse prima. E sarà, nel bene e nel male, un ristorante come nessun altro. Un posto dove puoi ordinare un cheeseburger mentre la tua Model Y si ricarica, con un film muto che scorre su uno schermo gigante e il profilo di Elon che incombe da qualche parte, invisibile ma presente. Che tu ci vada per mangiare o solo per curiosare, una cosa è certa: non sarà un posto neutro. Perché quando Musk apre un ristorante, il cibo passa quasi in secondo piano. Si tratta — ancora una volta — di lui.