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Terrorismo, militante dell’Isis preso a Torino. Perquisizioni in tutta Italia

Mar 28, 2018

Era stato l’autore del primo testo di propaganda dell’Isis in italiano. Finisce in manette con l’accusa di partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico. l’accusa nei confronti di un italo-marocchino di 23 anni, Elmahdi Halili, arrestato questa mattina dalla Polizia al termine di un’indagine dell’Antiterrorismo coordinata dalla procura di Torino. Il blitz fa parte di una pi generale operazione antiterrorismo che le forze dell’ordine stanno in queste ore portando avanti in tutta Italia, con perquisizioni mirate da Milano a Napoli.

Nei confronti di Halili il gip del tribunale del capoluogo piemontese ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere al termine dell’indagine della Digos torinese, con il supporto del Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno dell’Ucigos. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma in questura a Torino alle 11.

Terrorismo, arrestato a Foggia egiziano affiliato Isis

Quando il 30 agosto del 2016 il capo della propaganda e portavoce dell’Isis Abu Mohammed Al Adnani fu ucciso ad Aleppo, Elmahdi Halili cre una piattaforma social dove pubblic tre diverse playlist con i messaggi pi famosi del braccio destro di Al Baghdadi, compreso quello in cui dava l’ordine ai lupi solitari presenti in Europa di scatenare la campagna di terrore che ha portato alle stragi del 2015. L’indagine partita alla fine del 2015, quando Halili ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per istigazione a delinquere con finalit di terrorismo proprio per la pubblicazione sul web di una serie di documenti dell’Isis

Le verifiche successive hanno consentito agli uomini dell’antiterrorismo di accertare che il giovane, proprio dopo aver subito la condanna, ha accelerato il suo percorso di radicalizzazione, intensificando l’attivit di proselitismo e indottrinamento. Gli investigatori gli hanno infatti sequestrato diverso materiale, sia di propaganda sia inneggiante al jihad: filmati dei combattenti in Siria e Iraq, video delle esecuzioni di civili e militari, le rivendicazioni degli attentati di Parigi e Bruxelles. Nella disponibilit del giovane c’erano poi, oltre ai messaggi di Al Adnani, anche i sermoni di Anwar Al Awlaki, conosciuto come il Bin Laden di internet: entrambi, dicono gli investigatori, erano considerati dal ventitreenne come dei veri e propri padri spirituali.

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