GIORNO DELLA MEMORIA DELLE VITTIME
Il messaggio del presidente della Repubblica: «Ricordare il coraggio di chi non si è piegato»
9 maggio 2020

2′ di lettura
Non sempre è stata fatta piena luce sugli anni bui del terrorismo. «Ricordare è un dovere – è il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Giorno della memoria delle vittime del terrorismo -.Ricordare le strategie e le trame ordite per destabilizzare l’assetto costituzionale, le complicità e le deviazioni di soggetti infedeli negli apparati dello Stato, le debolezze di coloro che tardarono a prendere le distanze dalle degenerazioni ideologiche e dall’espandersi del clima di violenza».
Ricordare il coraggio di chi non si è piegato
Il Capo dello Stato ha chiesto anche di «ricordare il coraggio di chi non si è piegato, di chi ha continuato a difendere la libertà conquistata, il diritto e la legalità, le istituzioni che presidiano la vita democratica». Mattarella ha parlato delle «responsabilità accertate» e ha aggiunto che «non sempre è stata fatta piena» luce.
Il ricordo del delitto Moro
Poi il ricordo dell’uccisione di Aldo Moro: era il 9 maggio del 1978, «una ferita indelebile. Nel riscoprire il pensiero, l’azione, gli insegnamenti di Moro e di tanti altri giusti che hanno pagato il prezzo della vita – ha sottolineato il presidente della Repubblica – ritroveremo anche talune radici che possono essere preziose per affrontare il futuro».
Terrorismo, Casellati: risposta deve essere inflessibile
«La Giornata dedicata alle Vittime del Terrorismo – ha detto il Presidente del Senato Elisabetta Casellati -è un appuntamento con la nostra memoria per non dimenticare che la violenza e la strategia della paura non possono e non potranno mai essere considerate forme di lotta politica. Sono solo atti criminali di fronte ai quali la risposta delle istituzioni, della politica e della società deve essere inflessibile».