I container nelle zone terremotate dell’Umbria e delle Marche arriveranno entro Natale. Lo ha ribadito il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in un’intervista a Rtl. Questo l’obiettivo che ci siamo dati – ha affermato – . Stiamo accelerando tutte le procedure e stiamo realizzando tutto quello che c’ da fare per fare s che la soluzione arrivi a Natale, ma se possibile anche prima. Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella atteso a Norcia e Camerino, per una visita nelle zone del terremoto. Mattarella ha anticipato il rientro dalla sua visita di Stato in Israele.
Alfano ha dunque confermato quanto annunciato in conferenza stampa da Matteo Renzi dopo il Cdm del 31 ottobre, In quell’occasione il premier ha ipotizzato la tempistica necessaria per i primi interventi di sistemazione degli sfollati, spiegando: vogliamo venire incontro ai cittadini, ma non possiamo mettere le casette in pochi mesi perch hanno bisogno di opere di urbanizzazione non immediate. Possiamo per immaginare di avere dei container nell’arco di qualche settimana, diciamo orientativamente entro Natale, tenendoci larghi, che possono permettere ai cittadini di rientrare sul territorio appena possibile.
Errani: verifiche scuole entro 15 giorni
Sar a macchia di leopardo la riapertura delle scuole dopo la scossa di terremoto che domenica scorsa in decine di comuni dell’Italia centrale ha lesionato o
sbriciolato case e istituti scolastici. Nel Maceratese le lezioni certamente non riprenderanno prima del 7 novembre e anche nelle altre province delle Marche, ma pure dell’Umbria, assai probabile che ci si prenda una manciata di giorni in pi per le verifiche tecniche sull’agibilit degli edifici, ma soprattutto per capire con esattezza quanti sono e dove vogliono andare gli studenti coinvolti.
Sfollati sulla costa marchigiana
Le famiglie di Arquata e Visso, quasi tutte sfollate sulla costa, chiedono, ad esempio, di ricomporre l, in un edificio dedicato, le scuole, evitando cos di sparpagliare i ragazzi. Norcia avrebbe una scuola ancora in piedi ma i genitori sono restii a mandare i figli perch hanno paura di nuove scosse e nuovi crolli. Spetta ai sindaci prendere decisioni in materia facendo in modo che siano il pi indolore possibile. Entro 15 giorni dovremo completare una verifica su tutte le scuole ha assicurato il commissario per la ricostruzione Vasco Errani.
A Roma oggi riaprono scuole, tranne un asilo nido
Scuole aperte invece oggi a Roma, fatta eccezione per un asilo nido del II municipio dove saranno effettuati dei lavori al controsoffitto. Come ha riferito, in tarda serata su Facebook, il sindaco di Roma Virginia Raggi a Roma si sono concluse in serata le attivit di monitoraggio e verifica delle criticit presso le scuole e gli asili nido di pertinenza del Comune di Roma, effettuati nelle giornate di ieri ed oggi dai tecnici dei Municipi e del dipartimento Lavori Pubblici del Campidoglio. Sessanta i sopralluoghi effettuali dal personale del Simu (Sviluppo Infrastrutture Manutenzione Urbana) che non hanno riscontrato problemi tali da predisporre la chiusura degli istituti per i quali i Municipi avevano chiesto un controllo suppletivo.
Pinotti: altri 500 militari a vigilare su case
Intanto altri 500 militari arriveranno nelle aree terremotate per vigilare sulle case degli sfollati contro gli sciacalli. Lo ha annunciato la ministra della Difesa Roberta Pinotti, in una intervista al Messaggero, spiegando che le spese per le forze armate non servono soltanto per la Difesa, ma per dare sicurezza ai cittadini. Pinotti ha spiegato: In Consiglio dei ministri abbiamo messo a punto i passaggi urgenti e necessari per l’emergenza, ponendo le basi per la ricostruzione completa e la restituzione ai cittadini di case e attivit. E ha aggiunto: Molti non vogliono lasciare i paesi. Avremo un percorso a tappe: prima l’impiego dei container in vista dell’inverno, poi le casette provvisorie. Il premier Renzi si impegnato a ricostruire tutto com’era. Ci aspettiamo la collaborazione di tutte le forze politiche
Le risorse stanziate
Dopo il sisma del 24 agosto erano stati stanziati 15,6 milioni di euro per le scuole dei comuni toccati dal terremoto (3,5 milioni per finanziare indagini diagnostiche su solai e controsoffitti, 4,1 milioni per interventi di carattere strutturale e di adeguamento a norma e altri 3,8 milioni per interventi di adeguamento sismico).
Nel corso del Cdm dello scorso 31 ottobre il governo ha deliberato una seconda integrazione della dichiarazione di stato d’emergenza adottata per il sisma del 24 agosto, per tener conto degli effetti dell’ultima scossa del 30 ottobre. E ha poi disposto uno stanziamento aggiuntivo di 40 milioni di euro, che si sommano alle risorse gi stanziate per le stesse aree in occasione dei precedenti terremoti.
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