AGI – Il gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, ha condannato a 10 anni di reclusione per tentato omicidio una donna moldava di 48 anni per aver somministrato al marito il Bromadiolone, un potente veleno per topi ritenuto potenzialmente letale. La sentenza, emessa con rito abbreviato (quindi con lo sconto di un terzo della pena), ha respinto la richiesta della difesa di derubricare il reato a lesioni gravi. Oltre alla pena detentiva, la donna dovrà risarcire la vittima con una provvisionale di 31mila euro. Il suo legale, l’avvocato Luca Greco, ha già annunciato ricorso in appello.
L’indagine era partita nell’ottobre 2023, dopo che il marito, un albanese di 55 anni, era stato ricoverato più volte con sintomi compatibili con un avvelenamento. I sospetti dei medici hanno trovato conferma nelle analisi del sangue, che hanno rilevato la presenza di Bromadiolone e Coumatetralyl, sostanze contenute nei topicidi. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la coppia aveva avuto forti dissidi nel 2022, con una breve separazione prima della riconciliazione. Tuttavia, da luglio di quell’anno, l’uomo aveva iniziato a manifestare ripetuti malori. Le indagini della polizia hanno portato alla perquisizione della casa con il ritrovamento, in un cassetto della camera da letto, di una siringa contenente Bromadiolone. La 48enne, arrestata e posta ai domiciliari con braccialetto elettronico, ha sempre negato ogni accusa, senza però spiegare mai come il veleno fosse finito nel cibo del marito.