AGI – C’era la paura di uno stalker dietro le lacrime di Emma Raducanu che ieri, in occasione del suo match a Dubai poi perso contro Karolina Muchova, è andata a nascondersi dietro il giudice di sedia. La tennista britannica stava per servire quando all’improvviso si è fermata: era per segnalare la presenza sugli spalti di un uomo che il giorno prima le si era avvicinato in un luogo pubblico, mostrando “un comportamento ossessivo”, ha poi fatto sapere la Wta in una nota.
Il giudice di sedia ha così avvertito la sicurezza che ha allontanato lo stalker, poi bandito da tutti i tornei dalla stessa Wta “in attesa della valutazione della minaccia che potrebbe rappresentare. Stiamo lavorando attivamente con Emma e il suo team per garantire il suo benessere e darle il supporto necessario”.
La Raducanu ha poi ripreso il match, cedendo però per 7-6 6-4. La tennista britannica non è purtroppo nuova a episodi del genere: nel 2022 un 35enne che aveva percorso quasi 40 km per raggiungere l’abitazione londinese della giocatrice è stato sanzionato con un’ordinanza restrittiva di cinque anni.
AGI – C’era la paura di uno stalker dietro le lacrime di Emma Raducanu che ieri, in occasione del suo match a Dubai poi perso contro Karolina Muchova, è andata a nascondersi dietro il giudice di sedia. La tennista britannica stava per servire quando all’improvviso si è fermata: era per segnalare la presenza sugli spalti di un uomo che il giorno prima le si era avvicinato in un luogo pubblico, mostrando “un comportamento ossessivo”, ha poi fatto sapere la Wta in una nota.
Il giudice di sedia ha così avvertito la sicurezza che ha allontanato lo stalker, poi bandito da tutti i tornei dalla stessa Wta “in attesa della valutazione della minaccia che potrebbe rappresentare. Stiamo lavorando attivamente con Emma e il suo team per garantire il suo benessere e darle il supporto necessario”.
La Raducanu ha poi ripreso il match, cedendo però per 7-6 6-4. La tennista britannica non è purtroppo nuova a episodi del genere: nel 2022 un 35enne che aveva percorso quasi 40 km per raggiungere l’abitazione londinese della giocatrice è stato sanzionato con un’ordinanza restrittiva di cinque anni.