AGI – Viene da Sutton, un ordinato sobborgo a sud di Londra, l’uomo del momento del tennis mondiale: Jack Alexander Draper, 23 anni compiuti a dicembre, ha conquistato il suo primo Masters 1000 a Indian Wells, in California, battendo in finale il danese Holger Rune per 6-2, 6-2. Un successo inatteso, così come lo era stato quello contro Carlos Alcaraz in semifinale, e che lo proietta al settimo posto del ranking mondiale.
Un successo incredibile
“È incredibile”, ha commentato il mancino inglese, semifinalista degli US Open l’anno scorso, che in questo inizio di stagione ha dovuto convivere con una riacutizzazione della tendinite all’anca. “Sono così grato e felice di essere qui, di poter giocare, di sentirmi in salute fisicamente e mentalmente”, ha aggiunto, “tutto il lavoro che ho fatto negli ultimi anni, sembra che stia prendendo forma sul grande palcoscenico e non riesco a esprimerlo a parole”.
Trasformare le prestazioni in grandi partite
“In allenamento riuscivo già a esprimere un tennis così importante, ma trasformare quelle prestazioni in grandi partite non è mai scontato”, ha osservato, “per di più, farlo su un grande palcoscenico come questo è qualcosa di davvero enorme, per me”.
Un figlio d’arte
Coetaneo e amico di Jannik Sinner di cui è stato anche compagno di doppio, il mancino inglese è un figlio d’arte: il padre Roger guidò la Lawn Tennis Association e la madre Nicky era stata un’ottima tennista a livello giovanile prima di diventare allenatrice. Alexander può far valere un rovescio e un servizio di grande potenza: ha esordito nel circuito Atp nel 2018, dopo essere stato finalista del torneo junior di Wimbledon. Nel 2022 ha vinto il Challenger di Forlì ed è entrato nella top 100. Dopo 5 Challenger e 7 tornei Itf, nel 2024 ha vinto il primo torneo Atp a Stoccarda battendo Matteo Berrettini in finale, arrivando alla 12ma posizione nel ranking, ora migliorata con l’ingresso nella Top Ten.
AGI – Viene da Sutton, un ordinato sobborgo a sud di Londra, l’uomo del momento del tennis mondiale: Jack Alexander Draper, 23 anni compiuti a dicembre, ha conquistato il suo primo Masters 1000 a Indian Wells, in California, battendo in finale il danese Holger Rune per 6-2, 6-2. Un successo inatteso, così come lo era stato quello contro Carlos Alcaraz in semifinale, e che lo proietta al settimo posto del ranking mondiale.
Un successo incredibile
“È incredibile”, ha commentato il mancino inglese, semifinalista degli US Open l’anno scorso, che in questo inizio di stagione ha dovuto convivere con una riacutizzazione della tendinite all’anca. “Sono così grato e felice di essere qui, di poter giocare, di sentirmi in salute fisicamente e mentalmente”, ha aggiunto, “tutto il lavoro che ho fatto negli ultimi anni, sembra che stia prendendo forma sul grande palcoscenico e non riesco a esprimerlo a parole”.
Trasformare le prestazioni in grandi partite
“In allenamento riuscivo già a esprimere un tennis così importante, ma trasformare quelle prestazioni in grandi partite non è mai scontato”, ha osservato, “per di più, farlo su un grande palcoscenico come questo è qualcosa di davvero enorme, per me”.
Un figlio d’arte
Coetaneo e amico di Jannik Sinner di cui è stato anche compagno di doppio, il mancino inglese è un figlio d’arte: il padre Roger guidò la Lawn Tennis Association e la madre Nicky era stata un’ottima tennista a livello giovanile prima di diventare allenatrice. Alexander può far valere un rovescio e un servizio di grande potenza: ha esordito nel circuito Atp nel 2018, dopo essere stato finalista del torneo junior di Wimbledon. Nel 2022 ha vinto il Challenger di Forlì ed è entrato nella top 100. Dopo 5 Challenger e 7 tornei Itf, nel 2024 ha vinto il primo torneo Atp a Stoccarda battendo Matteo Berrettini in finale, arrivando alla 12ma posizione nel ranking, ora migliorata con l’ingresso nella Top Ten.