Le zone a traffico limitato possono rappresentare un’insidia anche per gli addetti al trasporto pubblico e, in particolare, per i tassisti. L’ultimo caso in ordine di tempo riguarda un tassista che ha dovuto fare i conti con le limitazioni dell’Area C di Milano. Il risultato è stata una pioggia di multe, con ben 119 verbali arrivati a causa dell’ingresso nella ZTL con un “veicolo non autorizzato“. Il tassista, infatti, utilizzava un’auto diesel euro 5 e non poteva accedere all’Area C. Ignaro di questo divieto, però, ha effettuato l’accesso in moltissime occasioni fino a dover fare i conti con un gran numero di multe. Per sua fortuna, però, il Giudice di Pace ha optato per una piccola sanzione, annullando tutte le altre, accogliendo la tesi dell’unica infrazione. Andiamo a scoprire tutti i dettagli del caso.
Cosa è successo
Riepiloghiamo, brevemente, cosa è accaduto. Un tassista ha effettuato l’accesso all’Area C, durante l’attività lavorativa, con il suo veicolo diesel euro 5. La vettura in questione non era, però, autorizzata ad accedere alla ZTL per via dei limiti sulle emissioni. Di conseguenza, come previsto dalla normativa, sono scattati i verbali: in totale le multe sono state 119. Naturalmente, il tassista ha presentato ricorso per chiedere “l’annullamento o, in subordine, l’applicazione della continuazione e del cumulo giuridico“. Il Giudice ha accolto la tesi, evitando la stangata al tassista.
Cosa ha stabilito il Giudice
Il Giudice di Pace ha esaminato il ricorso. L’udienza è avvenuta il 12 gennaio mentre la sentenza è arrivata lo scorso 26 marzo. La decisione, come riportato dagli organi di stampa, è stata la seguente: “Le violazioni devono semmai essere considerate come un’unica infrazione in quanto reiterazioni del medesimo illecito amministrativo, stante la sostanziale omogeneità degli illeciti perpetrati, e avuto riguardo alla natura dei fatti e delle modalità di condotta”. Per approfondire il meccanismo di funzionamento della zona a traffico limitato del comune lombardo, con tutti i dettagli relativi alle modalità di accesso e alle limitazioni, è possibile consultare la guida realizzata da Virgilio Motori sull’Area C di Milano.
Cosa succederà al tassista
La decisione del Giudice di Pace ha risparmiato una vera e propria stangata al tassista, che dovrà ora pagare solo 94,36 euro di multa (oltre al pagamento delle spese di notifica di tutte le altre multe ricevute per l’ingresso nell’Area C). In sostanza, solo la prima infrazione è stata ritenuta come una vera e propria violazione valida. Ricordiamo che le multe per ingresso nell’Area C, che dallo scorso ottobre prevede nuove limitazioni all’accesso, scattano anche per i taxi. Le vetture registrate come taxi, infatti, pur essendo esentate dal pagamento del ticket, possono accedere all’Area C (negli orari in cui l’Area è attiva) solo se rispettano le prescrizioni ambientali previste. Di conseguenza, un taxi con motore diesel e omologazione euro 5 non può effettuare l’accesso. Per i tassisti con un veicolo che non rientra più nei vincoli sulle emissioni previsti per le zone a traffico limitato, quindi, l’unica soluzione è rappresentata dal cambio dell’auto, con passaggio a un modello più recente e con l’omologazione “giusta”.