Stellantis è in difficoltà e il taglio alle stime per il prossimi mesi oltre che il crollo della produzione in Italia lo confermano. Il Gruppo deve fare i conti con un programma di elettrificazione che procede a ritmi ridotti oltre che con un rilancio di alcuni brand più lento del previsto, come sta avvenendo con Maserati. Una buona parte delle difficoltà di Stellantis è legata anche alla concorrenza dei costruttori cinesi, contro cui l’UE ha definito di recente nuovi dazi. Sul presente e sul futuro di Stellantis arrivano oggi nuove dichiarazioni da parte di Carlos Tavares, CEO (ancora per un paio d’anni) del Gruppo.
Stellantis sfida la Cina
Le parole di Tavares non lasciano spazio a interpretazioni: “L’Europa ha paura della concorrenza. L’Europa ha paura di gareggiare. Noi no. Perché se inizio a gareggiare a testa alta con i cinesi, allora molte cose cambieranno“. Il Gruppo, secondo Tavares, è pronto a sfidare i brand cinesi e a migliorare la sua competitività sul mercato globale delle quattro ruote.
La questione è molto delicata: la Cina punta ad espandersi sul mercato globale e per un Gruppo enorme come Stellantis si tratta di un problema, in diversi segmenti del mercato, soprattutto considerando una crescita inferiore alle attese delle auto elettriche. Per contrastare l’avanzata cinese, Stellantis intende dialogare con i Governi europei.
Nei giorni scorsi, lo stesso Tavares, dopo l’incontro con il Governo italiano, ha evidenziato la necessità di nuovi incentivi per risollevare la produzione nei siti italiani. Ricordiamo, inoltre, che Stellantis ha una partnership con Leapmotor, costruttore cinese con cui è nata una joint venture che ha portato al lancio europeo delle nuove Leapmotor T03 e C10.
Un periodo difficile
Stellantis deve fare i conti con un mercato che vive un periodo difficile, anche in considerazione dello stop alla vendita di auto benzina e diesel in UE, programmata per il 2035. Il Gruppo, dopo la nascita arrivata con la fusione tra FCA e PSA, ha avviato diversi progetti e deve ora fare i conti con risultati al di sotto delle attese, soprattutto in alcuni segmenti di mercato. Tra le difficoltà con cui Stellantis deve fare i conti c’è il momento negativo di Maserati, brand fondamentale per il Gruppo che conta sul Tridente per generare profitti, anche con volumi di vendita ridotti.
C’è poi la questione degli stabilimenti italiani, con poche novità e produzioni ridotte all’osso. Per rilanciare le attività produttive, Stellantis punta ad anticipare il lancio della Fiat 500 ibrida, modello che affiancherà la 500 Elettrica, che vende meno del previsto. C’è anche da risolvere la questione della Gigafactory di Termoli. La riconversione dello stabilimento, che oggi produce motori e in futuro dovrebbe produrre batterie, è stata rimandata, anche per via di un mercato che non sembra particolarmente interessato alle auto elettriche.
Tutti questi problemi fanno parte del presente di Stellantis che deve fare i conti con la concorrenza cinese che, mese dopo mese, potrebbe rafforzarsi, rappresentando un ulteriore problema per il futuro del Gruppo. Il CEO Tavares, nel frattempo, ha confermato che continuerà a guidare il gruppo fino al 2026.