No, non c’è stato nessun atteggiamento ideologico da parte della commissione. E sì, l’analisi costi benefici è uno strumento imperfetto, anche se l’unico possibile. Si è aperta così l’audizione in commissione Trasporti alla Camera di Marco Ponti, il presidente della commissione che ha preparato l’analisi costi-benefici sulla Tav Torino-Lione. Il cui responso è stato fortemente negativo (“impatto in perdita per 7/8 miliardi”) ma che è stato firmato solo da 5 commissari su 6, gli stessi che avevano espresso obiezioni al progetto prima di far parte della commissione.
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“L’analisi costi-benefici è uno strumento perfetto? No, tutt’altro e posso parlare un’ora contro l’analisi costi-benefici. Ad esempio c’è il problema se il progetto e marginale oppure no; il saggio di sconto ecc. Ha molti difetti però è quello assolutamente dominante, se uno ne trova uno più diffuso o migliore prende il premio Nobel e ce lo viene a raccontare”. Poi aggiunge: “È manipolabile? Sì certo, ad esempio sui parametri di ingresso. Ma altri metodi sono molto più manipolabili e infatti non sono usati”.
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“Non credo che ci sia stato nessun atteggiamento ideologico”, da parte del gruppo di analisi, continua Ponti, rivendicando in questo modo la natura “tecnica” e “neutrale” del suo lavoro. Quasi a volersi sottrarre dalle polemiche politiche sempre più roventi. “Questo progetto ha sofferto di un carico ideologico molto elevato in questi mesi e in questi anni”. Invece, sostiene Ponti, “è meglio fare i conti che non agire o decidere in base all’arbitrio del principe. I conti migliorano il dibattito democratico”. I conti, in sostanza, migliorano la qualità del dibattito e delle decisioni.
Quali siano i criteri e i parametri in base ai quali, sembre sulla base dei conti, si raggiungano certi risultati anziché altri, però, Ponti non lo dice. Eppure è proprio questo che gli contesta Pierluigi Coppola – il professore che non ha firmato l’analisi costi-benefici di Ponti ma anzi ha presentato una sua controrelazione – quando manifesta “perplessità sul metodo usato per l’analisi e quindi anche sui risultati”.
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