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Taranto, salta il concerto del Primo maggio: “Un segnale al Comune e alle forze oscure della città”

Mar 11, 2017

TARANTO – La manifestazione #unomaggiotaranto nel 2017 non si farà. “È un arrivederci, non un addio”, spiegano in una nota gli attivisti del Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti, organizzatori del “più grande evento musicale e di lotta dal basso del Sud Italia”, sostenendo di aver maturato “una decisione sofferta ma necessaria, visto il particolare momento storico che sta vivendo Taranto”.

Nel comunicato si legge che #unomaggiotaranto “è nato nel 2013 dalla forza di volontà di un gruppo di persone che volevano, e vogliono ancora oggi, dare alla propria città un palcoscenico migliore, capace di mostrarla con tutta la sua forza e la sua volontà di cambiamento, pronta a ribaltare un destino che l’ha vista per anni ai margini, inghiottita dalla spirale mortale dell’inquinamento industriale, politico e sindacale. Grazie a #unomaggiotaranto è cambiata la narrazione e la percezione della città, le forze sane e libere del territorio hanno messo su un vero e proprio esempio di rinascita che ha coinvolto grandi artisti e tantissime testimonianze di resistenza da tutta Italia”.

E ancora: “Abbiamo proposto tantissimi dibattiti politici e abbiamo portato sul nostro palco innumerevoli voci in questi anni. Da Gino Strada a Varoufakis, da Egidia Beretta madre di Vittorio Arrigoni a Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovrandi, da comitati e associazioni ai lavoratori della Thyssenkrupp e ai No Tav. Come non ricordare le esibizioni live di artisti del calibro di Caparezza, Vinicio Capossela, Subsonica, Fiorella Mannoia, Litfiba, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Afterhours e tantissimi altri ancora”.

E allora perché questa scelta? “Il Comitato si è sempre distinto per la sua coerenza. Perciò riteniamo, coerentemente con gli ideali che portiamo avanti da sempre, di dover dare a tutti un segnale forte. Un segnale forte alla politica perché non faccia di questa manifestazione uno strumento per l’imminente campagna elettorale pro o contro qualcuno. Un segnale forte alle forze oscure di questa città pronte a utilizzare per scopi elettorali e politici tutto ciò che ruota intorno a #unomaggiotaranto. Un segnale forte alla città perché quando si spengono le luci, finito lo show e pulito il parco (poi nuovamente abbandonato dall’amministrazione comunale) il Comitato non resti da solo a combattere per i restanti 364 giorni contro le ingiustizie di questo territorio”.

Nel mirino c’è soprattutto l’amministrazione comunale, che “l’anno scorso – si legge nella nota – ha permesso coscientemente l’abusivismo con una mancanza di

controllo da parte delle autorità. Impossibile non ricordare lo sciopero della polizia municipale indetto casualmente proprio la giornata del Primo maggio e che ha provocato gravissime ripercussioni economiche sulla manifestazione. Ma soprattutto un segnale forte lo dobbiamo dare a noi stessi, per quello che siamo riusciti a fare e per quello che saremo capaci di fare per il futuro di questo grande concerto”. Infine un “arrivederci al prossimo anno: #unomaggiotaranto2018”.

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