Nuova misura restrittiva nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti della Marina Militare che nei giorni scorsi ha portato all’arresto del capitano di vascello Giovanni Di Guardo, direttore di Maricommi (Direzione di Commissariato della Marina Militare), e dell’imprenditore Vincenzo Pastore. Ieri sera i finanzieri hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Valeria Ingenito su richiesta del pm Maurizio Carbone nei confronti del tenente di vascello Francesca Mola, di 31 anni, collaboratrice di Di Guardo, accusata dei reati di concorso in corruzione aggravata e di sturbata libert degli incanti.
La nota della Marina
La donna ufficiale – a quanto si saputo – stata rintracciata dai finanzieri nella propria abitazione di Crispiano ed associata alla sezione femminile della casa circondariale di Taranto.
La notizia dell’arresto contenuta in un comunicato della Marina Militare che – afferma – continua ad auspicare che si faccia chiarezza al pi presto su tutta la faccenda e che si possano rapidamente chiudere le indagini e definire la posizione di chi coinvolto. Nel frattempo la fiducia nel lavoro della magistratura totale.
Appalto non aggiudicato
Dagli approfondimenti interni condotti – aggiunge il comunicato – risulta che nessun atto amministrativo di impegno da parte della Marina Militare stato assunto in quanto la gara in questione non si svolta e l’appalto non stato aggiudicato. L’intervento dello Stato ha quindi scongiurato il compimento di ulteriori reati che avrebbero portato a maggior nocumento per la pubblica amministrazione. L’emergere di questi fatti, per i quali la responsabilit personale – conclude la nota – testimonia che le Istituzioni funzionano e hanno la meglio sul malaffare e su chi crede di poter tradire il giuramento prestato.
© Riproduzione riservata