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Tangenti, 43 ordinanze a Milano: arrestati politici e imprenditori

Mag 7, 2019

Ci sono il consigliere regionale Fabio Altitonante, sottosegretario all’area Expo della Regione Lombardia, e il consigliere comunale milanese e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella, candidato alle Europee, tra gli arrestati nell’operazione della Dda di Milano che ha tra i protagonisti, per uno dei filoni dell’inchiesta, l’imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali, Daniele D’Alfonso della Ecol-Service srl, anch’egli arrestato. C’ anche un episodio di istigazione alla corruzione nei confronti del governatore lombardo Attilio Fontana che parte offesa e non risulta indagato. Da quanto si saputo, il Governatore non avrebbe denunciato l’episodio. Fontana nei giorni scorsi si sarebbe anche recato al Palagiustizia milanese probabilmente per chiarire l’episodio.

Il ruolo di Caianiello

Il capo d’imputazione in questione viene contestato all’ex coordinatore provinciale di Forza Italia a Varese, Gioacchino Caianiello. Nel frattempo nella maxi inchiesta il consigliere regionale Fabio Altitonante, accusato di corruzione, finito agli arresti domiciliari, mentre il consigliere comunale milanese e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella, candidato alle Europee, entrambi di Forza Italia, finito in carcere per associazione per delinquere e corruzione. C’ anche una richiesta di autorizzazione inviata alla Camera dei Deputati per l’arresto per finanziamento illecito del parlamentare di Forza Italia Diego Sozzani.

Gli indagati sono 95

Sono 95 in totale le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, turbata libert del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio, nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto e responsabile della Dda Alessandra Dolci e dai pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno. Delle 43 persone destinatarie del provvedimento, firmate dal gip Raffaella Massacrino, 12 sono finite in carcere, 16 ai domiciliari, 3 con obbligo di dimora e 12 con obbligo di firma. Di queste solo 9 sono accusate di associazione a delinquere.

I due filoni d’inchiesta

Sono diversi i filoni dell’inchiesta. Uno di questi riguarda gli appalti targati Amsa, l’azienda dei rifiuti milanese e parecchie partecipate pubbliche. Un altro, il filone varesino che ha come personaggio principale Caianiello, riguarda il Piano di governo del territorio e le sue varianti. Ma per inquirenti e investigatori il personaggio principale dell’inchiesta l’imprenditore Daniele D’Alfonso con la sua Ecol-Service, uno dei quali risponde dell’aggravante di aver favorito la ’ndrangheta, in quanto con gli appalti ottenuti in cambio di tangenti avrebbe dato lavoro agli uomini della famiglia calabrese dei Molluso di Buccinasco.

L’incontro da Berti

Ed lui che, secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori, attraverso fittizie consulenze e altre utilit, avrebbe ricompensato Tatarella con cui, come emerge dalle intercettazioni, si sarebbe incontrato da Berti, il ristorante milanese non molto lontano dagli uffici della Regione e gi venuto a galla in molte indagini milanesi, nel linguaggio degli indagati diventato la mensa dei poveri, definizione che ha dato il nome all’indagine della Dda.

Blitz da 250 militari attivi

Sono duecentocinquanta i militari, tra carabinieri e finanzieri impegnati dalle prime luce dell’alba nell’esecuzione misure cautelari nelle province di Milano, Varese, Monza e Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti. I carabinieri di Monza e la guardia di finanza di Varese stanno eseguendo in Lombardia e Piemonte 43 ordinanze di custodia cautelare di cui 12 in carcere, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda milanese su due gruppi criminali operativi tra Milano e Varese costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, accusati a vario titolo di associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, corruzione e turbata libert degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici.

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