AGI – Svegliarsi la mattina e ritrovarsi sul conto in banca decine migliaia di miliardi? Sembra impossibile eppure è successo. Citigroup ha accreditato per errore 81.000 miliardi di dollari, invece di 280, sul conto di un cliente e per diverse ore non è riuscita ad annullare l’operazione. È quanto riferisce il Financial Times.
Il “quasi incidente” ha messo in evidenza i problemi operativi del colosso bancario americano, che proprio in questi mesi cerca di convincere gli enti regolatori di aver risolto queste difficoltà, come evidenzia il quotidiano britannico. Secondo quanto riferito dal FT, l’erroneo trasferimento di denaro è avvenuto lo scorso aprile ed è stato ignorato sia da un impiegato dei pagamenti sia da un secondo funzionario bancario incaricato di controllare la transazione prima che ne fosse autorizzata l’elaborazione il giorno successivo. Un terzo dipendente ha poi riscontrato l’errore un’ora e mezzo dopo la registrazione del pagamento, che è stato annullato diverse ore dopo.
Ma nel frattempo Citigroup si è ritrovata a secco di fondi e ha comunicato il “quasi incidente” alla Federal Reserve e all’Office of the Comptroller of the Currency, l’agenzia federale incaricata di regolare e vigilare sulle banche nazionali e le filiali delle banche estere presenti negli Stati Uniti. La banca americana ha fatto sapere che i suoi “controlli investigativi” hanno prontamente individuato l’errore e che ha annullato l’operazione, aggiungendo che questo errore non ha avuto ripercussioni sulla banca o sul cliente.
Ma secondo quanto riportato dal FT, lo scorso anno sono stati 10 gli incidenti sfiorati presso Citi per un valore di un miliardo e oltre ciascuno. Una cifra leggermente inferiore ai 13 miliardi dell’anno precedente. I numerosi casi di “quasi incidenti”, scrive il quotidiano britannico, evidenziano come la banca americana abbia ancora difficoltà a risolvere i problemi operativi emersi già da cinque anni, quando furono inviati per errore 900 milioni di dollari ai creditori impegnati in una spinosa battaglia debitoria con il gruppo cosmetico Revlon.