• 5 Dicembre 2025 19:38

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Sulla scena dell’AI irrompe Moore Threads, la risposta cinese a Nvidia

Dic 5, 2025

AGI – Anche in Cina la corsa all’intelligenza artificiale non rallenta. Lo dimostra il debutto in Borsa di Moore Thread, nuovo player locale dei chip grafici che lancia la sfida a Nvidia e agli altri protagonisti del settore. L’entusiasmo degli investitori, unito alla spinta politica verso l’autonomia tecnologica, segna un nuovo capitolo nella competizione sempre più serrata tra Pechino e Washington sul fronte dei semiconduttori.

Fondata nel 2020 dall’ex dirigente Nvidia Zhang Jianzhong, Moore Threads progetta GPU, i chip necessari per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. È la prima delle cosiddette “quattro piccole dragonesse”, un gruppo di startup cinesi del settore chip, a quotarsi. L’Ipo ha raccolto oltre 1 miliardo di dollari e il titolo, nel primo giorno di contrattazioni sullo Star Market di Shanghai, è salito del 425%, chiudendo a 600,5 yuan.

China just broke the internet with the most insane IPO ever

Moore Threads, founded by Nvidia’s former China chief, raised bids worth $4.5 trillion for a $1.1b IPO (4,126x oversubscribed!).

US chip bans created a vacuum… and now China’s building its own GPU empire with MUSA… pic.twitter.com/pKFKu1sZJw

— CNBC-TV18 (@CNBCTV18News) December 2, 2025

La domanda retail è stata enorme: gli ordini degli investitori individuali hanno superato l’offerta di circa 2.750 volte. Nonostante la forte crescita dei ricavi – più che triplicati nell’ultimo anno – la società resta in perdita, come molte aziende cinesi del deep tech spinte a crescere rapidamente. Secondo il Wall Street Journal, la quotazione è stata resa possibile grazie alle nuove regole dello Star Market, che consentono l’accesso ai mercati anche alle società non ancora redditizie ma considerate strategiche.

La sfida tra Washington e Pechino

Il contesto è quello che molti media definiscono ormai una vera e propria “guerra fredda dell’IA”. La Cina punta a costruire un ecosistema di intelligenza artificiale completamente domestico, mentre gli Stati Uniti continuano a rafforzare i controlli sulle esportazioni. Nel 2023, l’amministrazione Biden aveva inserito Moore Threads nella lista nera del Dipartimento del Commercio per motivi di sicurezza nazionale. Parallelamente, il mercato cinese vive un forte boom di investimenti dopo il successo di DeepSeek, il modello linguistico low-cost che ha spinto colossi come Alibaba e Tencent ad accelerare lo sviluppo di sistemi sempre più avanzati. Questo clima ha contribuito al forte slancio dell’Ipo.

“La potenza di calcolo è potere statale”, ha dichiarato Zhang ai media cinesi, sostenendo che l’IA non è in fase di bolla finché modelli e agenti intelligenti continuano a progredire. Resta però un divario tecnico significativo: gli analisti rilevano come i chip e i modelli cinesi non siano ancora comparabili ai prodotti statunitensi più avanzati. Tuttavia, l’intenso supporto politico, l’afflusso di capitali e la pressione competitiva potrebbero accelerare la maturazione del settore.

Dopo la seduta-record, Moore Threads vale 282,3 miliardi di yuan (poco meno di 40 miliardi di dollari): una cifra importante ma ancora minima rispetto a Nvidia, che capitalizza circa 4.500 miliardi. L’azienda utilizzerà i fondi raccolti per nuove attività di ricerca e sviluppo e per rafforzare la struttura finanziaria. Il successo dell’Ipo apre la strada alla quotazione di altre società del cluster, tra cui MetaX, che punta a raccogliere oltre 550 milioni di dollari. 

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