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Sugli inceneritori guerra di nervi tra Salvini e Di Maio, oggi il governo a Caserta

Nov 19, 2018

Malgrado Matteo Salvini si professi fiducioso e ottimista verso un’intesa con Luigi Di Maio, nella maggioranza ancora guerra di nervi sui termovalorizzatori. In questo scenario il premier Conte e sette ministri andranno nel pomeriggio a Caserta per varare un piano d’azione per il contrasto dei roghi tossici di rifiuti. il Protocollo d’intesa per un’azione urgente nella Terra dei fuochi”, firmato il quale Conte e Salvini lasceranno la Campania mentre Di Maio assieme agli altri ministri pentastellati si sposter a Caivano per celebrare l’accordo in piazza con il suo elettorato. Anche Di Maio prova a gettare acqua sul fuoco dei contrasti pur ribadendo con fermezza che oggi parlare di inceneritori come parlare della cabina telefonica col telefono a gettoni. Qualcuno pu essere anche ancora affascinato dal vintage ma sempre vintage rimane.

Al di l del tentativo bilaterale di abbassare il volume della crisi intorno alla vicenda rimangono forti le divergenze tra Lega e Cinque Stelle sulla costruzione degli inceneritori. Tanto che dopo la guerriglia verbale dei giorni scorsi tra i due leader dovuto intervenire il premier Giuseppe Conte per metter pace in un clima di alta tensione mettendo in risalto gli elementi condivisi di azione dell’esecutivo (il governo del cambiamento dichiara guerra a mala gestione e traffici illeciti che per troppi anni, nel silenzio dei governi precedenti, hanno devastato un territorio meraviglioso tristemente ribattezzato “Terra dei fuochi”, con conseguenze inaccettabili sulla salute dei cittadini). Si pensa in concreto di utilizzare l’esercito per presidiare i territori dove sono pi frequenti i roghi, come aveva annunciato nei gironi scorsi il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, parlando di duecento militari a presidio dei siti di stoccaggio rifiuti. Lo Stato c’ e posso assicurare che non faremo sconti. Il protocollo interesser non solo la Campania, ma tutti i territori dove esistono queste problematiche, avvertiva Conte. Ma nel complesso Salvini non si smuove dal suo convincimento di fondo. Ormai c’ un sistema di termovalorizzatori sicuri. La morte e la malattia – ha insistito il leader leghista – derivano quindi da una mancata gestione e valorizzazione dei rifiuti. Senza contare che a Napoli e in Campania tutti pagano la tassa rifiuti come in tutta Italia ed giusto dare a loro questa possibilit, che hanno tutte le altre regioni italiane.

I continui roghi agli impianti pubblici e privati che trattano rifiuti. E poi: oltre 5 milioni di tonnellate di immondizia da rimuovere, oggi abbandonate lungo le strade o ferme da anni sotto forma di “ecoballe”; centinaia di siti – tra discariche censite e abusive – da bonificare; l’impiantistica regionale che non parte e che fa il paio con una differenziata mai decollata. E infine le organizzazioni criminali, che continuano ad interessarsi del settore dei rifiuti condizionando le scelte di amministrazioni pubbliche e aziende private. Questi alcuni temi del dossier che il premier Conte e i ministri troveranno domani sul tavolo, a Caserta. Il nodo che si trscina da anni riguarda soprattutto Napoli e Caserta, ma che rischia di allargarsi a macchia d’olio a tutta la Campania. Preoccupano in particolare i roghi che hanno incenerito le decine di tonnellate di rifiuti accumulate in aziende private e stabilimenti pubblici, da ultimo lo Stir di Santa Maria Capua Vetere, provocando nubi tossiche e proteste dei cittadini. Da luglio se ne contano almeno otto in tutta la Campania, quattro solo nel Casertano, tra cui alla Lea srl di Marcianise, che dopo settimane continua ad emettere le sue tossiche fumarole; sono poi andati a fuoco gli stir di Battipaglia (Salerno) e Casalduni (Benevento), nel Napoletano un’azienda di San Vitaliano e la De Gennaro di Caivano, dove erano depositati rifiuti in carta e plastica conferiti da moltissime amministrazioni comunali, la quasi totalit di quelle casertane e napoletane. Si ipotizza un’unica mano che vorrebbe provocare un’altra emergenza rifiuti.

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