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Studio, nei no vax domina un atteggiamento negativo

Lug 31, 2021

AGI – La maggior parte delle persone che si dichiarano contrarie o poco inclini a sottoporsi alla vaccinazione è caratterizzata da un atteggiamento negativo generalizzato nei confronti dei vaccini, oltre che da spiegazioni e argomentazioni vaghe e poco attendibili per le proprie posizioni.

A documentarlo è uno studio, pubblicato sul Social Psychological Bulletin, condotto dagli scienziati della Jagellonian University a Cracovia, e della SWPS University of Social Sciences and Humanities di Wroclaw, che hanno utilizzato i dati relativi a 492 partecipanti autoidentificatisi come contrari o diffidenti nei confronti dei vaccini antiCovid.
Il team, guidato da Katarzyna Stasiuk, ha raccolto argomentazioni e spiegazioni esposte durante un convegno di no vax. Molti riferivano di non ricordare le fonti delle informazioni che riportavano, ma attribuivano alle vaccinazioni problemi come autismo, allergie o malattie infantili.

“Questi atteggiamenti possono dipendere dal bias di conferma – spiega l’autrice – che si verifica quando un individuo cerca attivamente informazioni coerenti con la propria ipotesi preesistente ed evita informazioni indicative di spiegazioni alternative”.

I no vax credono che l’immunizzazione farmacologica possa provocare effetti collaterali negativi senza proteggere la popolazione, e che i farmaci non siano stati sufficientemente testati prima della distribuzione.

Rispetto a chi si definiva incerto sulle proprie posizioni, riportano gli autori, gli oppositori erano più inclini a credere che la medicina moderna fosse in grado di gestire un’epidemia, mentre le persone ancora in dubbio erano più facilmente orientate a credere alle teorie dei no vax se queste venivano presentate con sufficiente convinzione.
In conclusione, gli scienziati osservano che le prove esistenti sono piuttosto pessimistiche sulla possibilità di cambiare l’atteggiamento degli oppositori del vaccino.

Gli sforzi di persuasione, ribadiscono, potrebbero essere più efficaci se fossero rivolti alle persone titubanti, che possono essere convinte dell’importanza delle vaccinazioni. (AGI)

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