Altro che Dream Team, questi fanno davvero sul serio: ci sono il campione di pallavolo, i dominatori delle piscine, i campioni paralimpici che con le loro storie ci hanno emozionato, andando oltre i risultati sportivi.
Capaci di cancellare, con le loro gesta, le lettere iniziali Im, trasformando in Possible quello che altrimenti sarebbe tristemente rimasto Impossible.
Sono gli atleti del Toyota Team, appartenenti a varie discipline olimpiche e paralimpiche, scelti come testimonial della nuova campagna “Start Your Impossible” che diffonderà a livello globale l’immagine del Gruppo Toyota come Mobility brand, impegnato ad offrire la migliore mobilità possibile per tutti.
Toyota, infatti, vuole partecipare in maniera attiva e da protagonista allo sviluppo di una società in cui il termine “mobilità“ sia inteso come libertà di movimento per tutti, dove quindi i limiti possano essere solo apparenti e superabili grazie alla forza di volontà ed all’ingegno umano.
Per questo, Toyota ha legato il suo nome a quello dei più importanti eventi sportivi a livello mondiale, ad iniziare dagli ormai imminenti Giochi Invernali che si svolgeranno nel prossimo febbraio nella contea di Pyeongchang, in Corea del Sud, per proseguire con le Olimpiadi del 2020 di Tokyo, dove il costruttore nipponico giocherà in casa e presumibilmente presenterà grandi novità in fatto di mobilità (un’intera gamma di vetture ad idrogeno?), contando di arrivare poi all’altro appuntamento olimpico, quello di Parigi del 2024, con un’altra infornata di nuovi modelli, che non saranno per forza legati al concetto di automobili come le conosciamo oggi.
In attesa delle annunciate meraviglie, il presente è affidato alle imprese che Bebe Vio, Ivan Zaytsev, Arianna Fontana, insieme agli altri, riusciranno a compiere nelle loro specialità; atleti normodotati e paralimpici, tutti insieme a formare una squadra incaricata di annunciare il messaggio sulla nuova mobilità a 360 gradi di cui Toyota vuole essere assoluto protagonista.
A dare la massima ufficialità al lancio dell’iniziativa corporate “Start Your Impossible”, sono intervenuti Giovanni Malagò, Presidente del CONI e Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, mentre gli onori di casa sono stati assolti da Andrea Carlucci, Amministratore Delegato Toyota Motor Italia.
Toyota è impegnata ad offrire, attraverso l’uso integrato di vetture, tecnologia avanzata, innovazione e robotica, la migliore mobilità possibile per tutti: crede nella realizzazione di una società del tutto sostenibile, in cui ognuno sia in grado di superare i propri limiti, avvalendosi di sistemi di mobilità che non siano limitati alle automobili e che consentano di muoversi liberamente e senza ostacoli, sociali o fisici che siano.
“Start Your Impossibile” è proprio questo: un modo nuovo di affrontare le sfide e superare i propri limiti, cambiamento coraggioso ma fondamentale.
Toyota è oggi impegnata nell’assicurare massima libertà di movimento per tutti, per assicurare migliori condizioni di vita a chiunque, compreso chi è affetto da forme di disabilità più o meno importanti. Attraverso i valori dello sport, promuove una società libera da discriminazioni, in cui ognuno possa affrontare le proprie sfide e, in qualità di primo “Mobility Partner” dei Giochi Olimpici e Paralimpici punta ad offrire servizi di mobilità di nuova generazione, soluzioni di trasporto e tecnologie avanzate al servizio delle persone, anche all’interno delle mura domestiche.
In linea con lo spirito di “Start Your Impossible“ è stato presentato il Toyota Team, formato da atleti italiani appartenenti alle varie discipline Olimpiche e Paralimpiche del calibro di Bebe Vio (Scherma), Ivan Zaytsev, (Volley), Arianna Fontana (Short Track Skating, già nominata portabandiera italiana alle Olimpiadi di Tokyo 2020), Paolo Lorenzi (Tennis), Andrea Pusateri (Paracycling), Filippo Tortu (Sprinter), Anna Cappellini/Luca Lanotte (Figure Skating), Para Hockey Club Torino Tori Seduti (Paralympic Ice Hockey), Gabriele Detti (Nuoto).
Atleti scelti perché incarnano al meglio i valori Toyota, l’applicazione dello spirito Kaizen legato alla sfida continua, al superamento dei propri limiti, al rispetto delle persone e al lavoro di squadra.
«La storia di Toyota è fatta da sempre di passione, coraggio e innovazione per rendere possibile l’impossibile – ha dichiarato Andrea Carlucci, Amministratore Delegato Toyota Motor Italia – Abbiamo iniziato con sfide lontane: nel 1997 quando fu introdotto per la prima volta l’ibrido con Prius nessuno credeva che avremmo raggiunto i risultati di oggi. Non ci siamo mai tirati indietro e, coraggiosamente, ci siamo sempre posti grandi obiettivi. Abbiamo continuato con l’idrogeno e nel 2014 creato Mirai, berlina di serie alimentata con questa risorsa. Oggi con “Start Your Impossibile“, Toyota raggiunge un traguardo fondamentale: affermiamo ancora una volta il nostro essere un vero e proprio Mobility brand che diffonde un concetto di mobilità fatta di vetture, di tecnologia, di innovazione, di intelligenza artificiale e robotica da mettere al servizio di tutte le persone, anche con disabilità, per migliorarne la qualità di vita. Il lavoro portato avanti a livello nazionale con il CONI e il CIP, e la scelta di un Toyota team, rappresenta la conferma dell’esistenza di una comunione di intenti, basa su elementi come il miglioramento continuo che per noi rappresenta un valore fondamentale per garantire quella che il nostro presidente Akio Toyoda chiama “Ever Better Mobility for all”, vale a dire mobilità per tutti sempre migliore».
«Desidero ringraziare Toyota Italia e Andrea Carlucci – ha dichiarato Luca Pancalli, Presidente del CIP – per la straordinaria opportunità che viene offerta al Comitato Italiano Paralimpico e, più in generale, allo sport italiano. Credo che mai come in questo caso il claim della campagna, “Start your impossible”, si sposi perfettamente con la personalità di ognuno dei nostri atleti paralimpici, sempre a caccia di nuove sfide e di limiti spesso ritenuti invalicabili. La loro sfida all’impossibile è quotidiana. E’ fatta di elementi come determinazione, sacrificio, una quasi ossessiva ricerca di nuovi traguardi, il tutto attraverso la ricerca di nuove e più performanti tecnologie, da trasferire poi al servizio di tutti. Sapere che esistono partner che fanno degli stessi principi le loro caratteristiche di vita, è per per noi tutti un ulteriore stimolo a crescere, non solo sportivamente, ma anche nello sviluppo di quel concetto di inclusione che fa parte del nostro dna».
«L’automobile mi ha insegnato molto – ha detto nel suo intervento Giovanni Malagò – Se sono Presidente del CONI, infatti, è perché la mia società di famiglia ha avuto un lungo rapporto con il mondo delle auto. Negli anni ho lavorato con quasi tutti i marchi dell’automobile e all’epoca non riuscimmo a trovare un accordo con Toyota: a distanza di anni posso affermare che avevamo ragione entrambi, perché Toyota voleva qualcuno che si dedicasse full time al loro progetto e noi invece eravamo già troppo impegnati con altri marchi. Toyota però l’ho vista sempre come qualcosa di diverso, per la capacità di anticipare scelte spesso rischiose ma dai risultati innegabili. Toyota Motor Italia ci hai dato fiducia fino al 2024: è un attestato estremamente importante e darà loro ragione. Qui, oggi, ci sono i miei due mondi: l’auto e lo sport, una combinazione magica, una circostanza storica, anche personale, che porterà fortuna al CIP, al CONI e soprattutto a Toyota Motor Italia».