Dalla Germania giungono nuove indiscrezioni sui test degli effetti dei gas di scarico delle vetture diesel: stando a quanto riportato dal Süddeutsche Zeitung e dallo Stuttgarter Zeitung, gli studi non sono solo stati provati su scimmie, ma anche su cavie umane. I quotidiani riportano «un breve studio di inalazione con ossido d’azoto su persone sane» condotto dalla Società di Ricerca europea per l’Ambiente e la Salute nei Trasporti (EUGT), fondata da Daimler, BMW e Volkswagen.
«Venticinque persone sono state sottoposte a dei controlli presso la clinica universitaria di Aquisgrana dopo aver respirato, per diverse ore, e in diverse concentrazioni, dell’ossido d’azoto», scrive il Süddeutsche Zeitung. Stando al rapporto della società di ricerca citato nell’articolo, non sarebbero stati rilevati effetti sui pazienti legati alle emissioni del gas di scarico. La Società di Ricerca Europea per l’Ambiente e la Salute nei trasporti è stata sciolta nel 2017.
Daimler ha preso le distanze dai test delle emissioni di scarico: secondo quanto riportato dal Süddeutsche Zeitung, l’azienda asserisce di «non avere avuto alcuna influenza sugli esperimenti» e ha annunciato un’inchiesta sull’accaduto. «Prendiamo espressamente le distanze dalle ricerche dell’Eugt – afferma Daimler in una nota diffusa alla stampa -. Siamo sconvolti dal tipo di esami condotti. E condanniamo aspramente questi test».
«L’approccio di EUGT contraddice i nostri valori e i nostri principi etici. Anche se Daimler non ha avuto influenza sulla progettazione dello studio, abbiamo avviato un’indagine approfondita sulla questione». Scuse e prese di distanza sono arrivate anche dalle altre due realtà coinvolte, Volkswagen e BMW.
Un’aspra condanna della ricerca è arrivata dal Cancelliere tedesco, Angela Merkel. «Questi test sugli animali e perfino sulle persone non trovano alcuna giustificazione sul piano etico. L’indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile», ha affermato il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda a riguardo oggi in conferenza stampa a Berlino.