• 8 Gennaio 2025 14:00

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Spunta la nuova tassa sul traffico a New York: come funziona e polemiche

Gen 7, 2025

Nella città che non dorme mai, si scrive un nuovo capitolo nella lotta al traffico: New York introduce il primo sistema di tassa sul traffico negli Stati Uniti. Le strade caotiche di Manhattan, dai grattacieli scintillanti dell’Empire State Building alle luce abbaglianti di Times Square, diventano ora un “laboratorio” per una mobilità più impattante sull’ambiente.

Per un sistema più efficiente

I conducenti interessati a circolare lungo le strade principali della Grande Mela dovranno pagare fino a 9 dollari al giorno, mentre tariffe differenti si applicheranno agli altri veicoli. L’obiettivo? Ridurre il traffico soffocante e raccogliere fondi necessari a migliorare la viabilità.

“L’intenzione è quella di garantire un sistema di trasporti più efficiente per tutti i cittadini, diminuendo contemporaneamente l’inquinamento e il tempo perso in coda”, hanno dichiarato le autorità locali. Tuttavia, la tassa raccoglie anche critiche: pendolari, aziende e persino figure pubbliche come il presidente Donald Trump si sono opposti con forza al progetto.

Il via libera definitivo completa un iter avviato un paio d’anni fa dal governatore dello Stato di New York, Kathy Hochul. Dopo numerosi rinvii e revisioni dovuti alle proteste, il piano ha ottenuto l’approvazione, sebbene in versione rivista.

Nelle ore di punta, i conducenti pagheranno fino a 9 dollari, mentre nelle fasce orarie meno trafficate il costo scende a 2,25 dollari. Gli operatori economici avranno tariffe maggiori a proprio carico: i piccoli camion e gli autobus non pendolari pagheranno 14,40 dollari, mentre i grandi camion e gli autobus turistici arriveranno a 21,60 dollari.

I tassisti protestano

Le associazioni dei tassisti non hanno esitato a sollevare cori di dissenso. Temono, infatti, in un ulteriore aggravio sulle già elevate spese amministrative. Shairavi Desai, direttrice esecutiva della New York Taxi Workers Alliance, ha affermato al New York Post: “Questa tassa è un colpo basso per i cittadini e per l’economia della città”.

Si sono detti dello stesso avviso altri professionisti del settore, preoccupati di veder ridurre la clientela. Il conducente Lyft Jose Siera ha definito il sistema una “money grab” (un pretesto per fare cassa), mentre un tassista Uber, Luigi, ha dichiarato: “Il costo finirà per ricadere sui passeggeri, punendo soprattutto noi autisti”.

Eppure, il disegno di legge è arrivato all’approvazione definitiva. Il traffico è un problema che New York si trascina da parecchio tempo, senza aver mai trovato la soluzione definitiva. Nella classifica dello scorso anno stilata dagli specialisti di INRIX, la metropoli ha chiuso al secondo posto tra le aree urbane più congestionate al mondo. Un dato di cui essere poco orgogliosi e, a costo di scontentare una frangia nutrita della popolazione, la politica locale assume ora provvedimenti.

“Non possiamo continuare a ignorare l’impatto del traffico sulla qualità della vita e sull’ambiente. Questa misura è un passo avanti per rendere New York una città più vivibile e sostenibile, ha affermato un portavoce del Comune. A livello globale, il sistema non è una novità assoluta. Anzi, diverse amministrazioni hanno adottato misure analoghe, come Londra, Parigi e Singapore. Ma il contesto newyorkese presenta sfide uniche, quali la densità abitativa, il flusso di turisti e la complessa rete stradale, perciò sarà interessante scoprire gli effetti sul campo.

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