MILANO – Ore 9.55. L’intesa a un passo sui conti pubblici raggiunta tra Italia e Commissione europea genera ottimismo sui mercati. Lo spread in mattinata riparte in deciso caso, scendendo di oltredieci punti fino a quota 256. Il rendimento del decennale italiano scivola infatti al 2,83%, ai minimi da circa tre mesi. Anche Piazza Affari parte con il turbo e cresce in avvio dell’1,46%. Segnali di ottimismo in una giornata densa di attese per le decisioni della Fed, che questa sera dovrebbe annunciare un nuovo aumento dei tassi di interesse, nonostante la ferma opposizione manfestata dal presidente americano Jerome Powell, che ha severamente contestato questa scelta.
L’osservato speciale degli investitori in questi giorni è il petrolio, protagonista negli ultimi giorni di ribassi molto pesanti. Una flessione originata dai timori sul rallentamento della domanda globale e di un eccesso di produzione. In mattinata il greggio prova il rimbalzo dopo che ieri a New York il Wti ha chiuso in calo dell’8%: i contratti con scadenza a gennaio recuperano 29 centesimi a 46,44 dollari al barile mentre il Brent sale di 32 centesimi a 56,55 dollari.