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Spread a quota 200 punti. Borse europee poco mosse

Feb 8, 2017

MILANO – Ore 10. Occhi puntati ancora sullo spread. Il differenziale del btp decennale oscilla sempre intorno a quota 200 punti, sulla scia delle incertezze politiche sulla tenuta politica dell’Eurozona, e in apertura segna 199,6 punti, in linea con la chiusura di ieri e resta stabile. Dopo un’apertura positiva la Borsa di Milano scivola dello 0,72% a 18.528 punti. A Piazza Affari attenzione su tutti i titoli del comparto bancario, che hanno risentito maggiormente delle tensioni sui nostri titoli di Stato. Per Credem e Mediobanca in programma oggi l’assemblea sui conti 2016. In chiaroscuro le indicazioni che arrivano dalle altre borse europee. Londra perde lo 0,23%, Parigi guadagna lo 0,18% mentre Francofrte viaggia sulla parità.

Sul fronte valutario Euro sempre debole sul dollaro. La moneta unica viene scambiata a 1,0660. Ieri, secondo le rilevazioni della Bce, l’euro veniva scambiato a 1,0675.

In attesa dei dati sulle scorte che verranno diffusi oggi il petrolio registra una netta flessione. I contratti sul Wti con scadenza a marzo perdono 95 centesimi a 51,74 dollari al barile nel mercato after hour di New York. A Londra il future sul Brent lascia lo 0,47% a 54,79 dollari al barile.

Nell’agenda macroeconomica da segnalare il dato aggiornato sulla produzione industriale in Spagna, in crescita dell’1,9% nel 2016, rispetto all’anno precedente, trainata dall’industria dell’automobile, secondo i dati provvisori pubblicati oggi. La produzione di beni durevoli, che comprende le auto, sale del 6,6% in rapporto al 2015, secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale di Statistica (Ine). La Spagna è il decimo costruttore europeo dopo la Germania. Sul fronte italiano il decreto legge salva banche approda nell’aula del Senato. In Gran Bretagna è atteso per oggi il voto del parlamento britannico che dovrebbe autorizzare il premier Theresa May ad avviare le misure per l’uscita dall’Unione europea. Fiammata delle esportazioni in Giappone. La bilancia Commerciale nipponica mostra a dicembre un avanzo di 806 miliardi di yen, con una crescita annua record del 315% c spinta da un balzo del 6,6% delle esportazioni.

Chiusura in leggero rialzo per Wall Street con l’indice Dow Jones a 20.085,20 punti a +0,16%, S&P a quota 2.292,58 invariato, Nasdaq a 5.674,22 a +0,10%.

La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in rialzo grazie all’arresto temporaneo dell’apprezzamento dello yen, mentre l’attenzione degli investitori è già rivolta all’incontro tra il premier giapponese Shinzo Abe e il presidente Usa Donald Trump, dopodomani a Washington: l’indice Nikkei guadagna lo 0,51% a quota 19.007,60, con un aumento di 96 punti. Lo yen si indebolisce dai massimi in 2 mesi sul dollaro fatti segnare ieri, poco sopra quota 112 e intorno a quota 120 sull’euro. Chiusura positiva anche per le Borse cinesi. L’indice Shanghai Composite cresce dello 0,44% a 3.166,98 punti, mentre lo Shenzhen aumenta dello 0,74% a 10.130,2 punti.

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